L’agenzia spaziale statunitense ha annunciato il sito di atterraggio della missione NASA VIPER. Si tratta di una zona vicino al cratere Nobile.
La missione fa parte del programma Artemis, che vuole portare nuovamente l’uomo sulla Luna 50 anni dopo l’ultima volta, entro il 2025. Il progetto prevede una serie di indagini conoscitive del territorio lunare proprio per preparare una stazione permanente umana sul nostro unico satellite naturale.
Il rover che dovrà compiere la missione si chiama VIPER, acronimo di Volatiles Investigating Polar Exploration Rover, atterrerà nella zona del cratere Nobile nella regione del Polo Sud della Luna. Lo scopo è quello di avere una migliore conoscenza della quantità d’acqua sulla Luna e la sua origine e lavorerà in parallelo con il telescopio SOFIA, entrambi annunciati lo scorso ottobre dalla NASA.
Il rover avrà un compito ben preciso, quello di mappare la superficie e il sottosuolo. Anche qui ci sarà poi lo zampino di Elon Musk, visto che il mezzo sarà spedito in orbita da un razzo SpaceX Falcon Heavy insieme al lander Griffin di Astrobotic. Le informazioni raccolte saranno fondamentali, perché l’eventuale presenza di risorse faciliterebbe una permanenza fissa, a turnazione, di astronauti sulla Luna.
Il rover VIPER atterrerà vicino al cratere Nobile
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In particolare il rover atterrerà in una zona montuosa nella parte Ovest del cratere Nobile. Questa zona dovrebbe presentare diversi siti scientificamente interessanti, comprese aree permanentemente in ombra. Ma non si penserà solo agli astronauti. I dati che emergeranno dalle ricerche di NASA VIPER permetteranno di ricostruire l’evoluzione della Luna, dalla sua origine alla sua evoluzione.
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La scelta della zona di atterraggio è dovuta al fatto che è sempre in ombra, quindi potrebbe esserci presenza di ghiaccio, inoltre, essendo presenti diversi crateri da impatto, potrebbero essere presenti altri tipi di materiali e risorse. La durata della missione è di circa 100 giorni e VIPER si muoverà grazie all’utilizzo di pannelli solari che ricaricheranno le batterie. Per raccogliere campioni verrà utilizzato un trapano. Questi saranno utilizzati per confrontare la regolite lunare a diverse profondità e capire così dove si può trovare un quantitativo sufficiente di acqua ghiacciata.