Elon Musk non ne sbaglia una. Aveva promesso che avrebbe mandato in orbita astronauti non professionisti, con una serie di missioni “turistico-spaziali”, e così è stato. Inspiration 4, così si chiama la missione appena conclusa, è iniziata e finita in pochi giorni ed è andata alla grande.
La navetta su cui si è svolta la missione si chiama Crew Dragon, è stata costruita da SpaceX ed è decollata circa 5 giorni fa, per poi ammarare tra sabato 18 e domenica 19 senza alcun danno.
Si può dunque considerare un successo questa missione, di soli tre giorni ma comunque superiore ad altre missioni spaziali private, svoltasi in maniera privata e con lo scopo benefico di portare fondi all’ospedale pediatrico St. Jude.
Il turismo spaziale è alle porte, insieme a nuove Crew Dragon
Elon Musk è impegnato in questo periodo con le sperimentazioni e le progettazioni del nuovo lander lunare, in una sorta di “gara” con Blue Origin e altre società private che puntano a entrare nelle grazie della NASA.
Nel frattempo, dato che i progetti richiederanno ancora almeno un anno di lavoro, se non di più, non è escluso che nel prossimo futuro arrivino delle nuove Crew Dragon, delle navicelle atte al turismo spaziale che porteranno, si presume, astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). SpaceX sta anche lavorando ai suoi nuovi satelliti Starlink ed al sistema di lancio pesante Starship, costituito da Ship e Booster.
A dimostrazione che il turismo spaziale è diventato il trend del momento, le parole di Benji Reed, direttore senior del programma per il volo spaziale umano in SpaceX: «Il numero di persone che si rivolgono a noi attraverso i nostri portali di vendita e marketing è effettivamente aumentato in modo significativo. C’è un sacco di interesse in questo momento».
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Il turismo spaziale, però, non è per tutti. Vuoi per i costi, che sono elevati, vuoi per… sì, per i costi! Ogni sedile sulla navicella costa dai 10 ai 20 milioni di dollari, senza contare l’addestramento e tutti i viaggi da e per la piattaforma di lancio, dove avvengono gli “allenamenti”.
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Al momento le capsule Crew Dragon di SpaceX sono tre: Endeavour, che ha già volato due volte, Resilience che ha effettuato altrettanti voli e una terza capsula che non ha nome e non ha mai volato ma che servirà per la missione della NASA Crew 3 per andare sulla ISS.