Il nuovo sistema di controllo anti-evasione è già in cantiere. Al centro di tutto le banche dati: l’arma più potente contro i “furbetti”.
Non ci sarà più scampo per gli evasori. La riforma del sistema di accertamento informatico sarà in funzione nei prossimi mesi e metterà a disposizione nuovi strumenti per stanare chi non paga le tasse. Il nuovo strumento è stato presentato da Mario Nava, ex presidente della Consob e attuale direttore generale della Dg Reform che ha spiegato come il sistema anti-evasione fiscale in fase di realizzazione in Italia con il supporto della Dg Reform è partito a giugno e si concluderà entro novembre del 2022. È uno di quelli a cui teniamo molto, non posso entrare nei dettagli ma posso dire che è sicuramente un progetto all’avanguardia.
Il nuovo sistema è basato su un approccio data-driven, che utilizza una moltitudine di informazioni che incrociate possono permettere di individuare dell’evasione fiscale o delle dichiarazioni fiscali non veritiere. Stiamo collaborando fattivamente con l’Agenzia delle Entrate e l’aspetto innovativo è proprio l’utilizzo di un nuovo approccio, con nuovi strumenti, nuovi meccanismi di analisi.
Come funziona il nuovo sistema di alert sui movimenti nei conti correnti
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Con questi strumenti il Fisco italiano potrebbe arrivare a circa un milione di alert all’anno con uan crescita delle entrate del 20 per cento. Una sfida enorme che mira a recuperare parte di quei 200 miliardi di euro che ogni anno mancano all’appello sul fronte delle tasse. Un passaggio fondamentale in questa road map verso il nuvo Fisco sarà l’invio delle lettere di compliance dopo un massiccio incrocio di banche date. Le lettere saranno inviate ai presunti evasori per avviare poi il vero e proprio accertamento. Stiamo parlando di un 30 per cento di comunicazioni in più con l’invito chiaro rivolto al contribuente di saldare quanto dovuto alle casse dell’Erario.
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Questo strumento sarà fondamentale anche per il catasto. Infatti sarà possibile effettuare delle verifiche incrociate con quelle delle amministrazioni comunali. L’obiettivo è rideterminare il valore degli immobili, ma in questo caso c’è la forte opposizione del centrodestra per questa riforma e si preannuncia un’aspra battaglia all’interno del governo.