Non c’è proprio pace per Elon Musk in questo periodo! Prima la corsa alla Luna in competizione con Blue Origin, ora una startup olandese che vuole minare il primato di Tesla nella costruzione delle auto elettriche e autonome. Tant’è, l’olandese Lightyear si sta facendo strada a (s)gomitate per primeggiare.
Il progetto di Lightyear è quello di immettere sul mercato, entro e non oltre il 2022, un’automobile elettrica del tutto innovativa: la carrozzeria di questa automobile è coperta da celle fotovoltaiche, un “plus” rispetto all’alimentazione elettrica classica, per aumentare l’autonomia dell’auto.
A questo scopo, l’azienda ha recentemente effettuato una raccolta fondi per 110 milioni di dollari, per poter accelerare i lavori e rispettare la scadenza prefissata.
Lightyear One, questo il nome “di battesimo” dell’automobile unica nel suo genere progettata dalla startup olandese. Che nel 2019 l’ha presentata ufficialmente al mondo nell’ambito di un evento a dir poco spettacolare, che si è svolto in Olanda.
Più precisamente in un teatro rotante, che si è svolto durante la notte e si è concluso alle prime luci dell’alba, quando il sole ha colpito la superficie della vettura, ricoperta di celle fotovoltaiche.
Le celle fotovoltaiche di Lightyear One ricoprono l’automobile su tutta la sua superficie superiore: cofano, tettuccio e portellone. Chiaramente, come già detto, il sistema fotovoltaico non serve ad alimentare l’automobile del tutto, ma solamente a regalarle un’autonomia aggiuntiva rispetto alla carica elettrica che va dagli 8 ai 59 km al giorno, a seconda della posizione geografica e ovviamente delle condizioni climatiche.
Questo era il primo progetto della Lightyear, che dal 2019 di strada ne ha fatta nel migliorare la sua innovativa vettura One. L’automobile infatti, ad oggi, è stata completamente rinnovata nel concept, ed anche nel design e nei materiali.
Il telaio è stato costruito per essere il più leggero possibile, mentre la trazione elettrica, studiata per ridurre gli attriti, è coadiuvata da 4 motori collegati direttamente alle ruote, grandi e strette.
Naturalmente un concept così strutturato comporta dei tempi di produzione abbastanza lunghi, che Lightyear ha abbracciato completamente. Le prime consegne infatti sono previste per il prossimo anno: nessun problema per Lex Hoefsloot, CEO della startup, e degli altri dirigenti. Il tempo aggiuntivo è servito a raccogliere quegli oltre 100 milioni di dollari necessari a completare il progetto.
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Sono necessari questi fondi per mantenere stabile i piani di produzione e commercializzazione, e anche per permettere all’azienda di mantenere dei fondi che difficilmente entreranno grazie a vendite ingenti dell’automobile. Il suo costo infatti sarà piuttosto elevato, sui 149.000 dollari, e quindi riservata a un pubblico di nicchia.
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Ma sembra che a ogni buon conto, l’azienda olandese voglia diventare più un fornitore che un produttore: pare stia pensando di rivendere i suoi progetti ad altre aziende del settore.
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