Torna nel mirino degli hacker l’ex presidente degli Stati Uniti, il tanto discusso ex commander in chief, Donald Trump. Stando a quanto emerso in queste ultime ore, il famoso gruppo di hacker chiamato Anonymous, ha deciso di attaccare il server dove viene ospitato il social network del Tycoon, nonché altri social frequentati in particolare da militanti di estrema destra.
“Il gruppo degli hacker di Anonymous torna in pista dopo mesi di silenzio”, commenta il sito dell’agenzia Ansa, che specifica che le infrastrutture violate sono quelle di Epik, un’azienda che appunto ospita e gestisce i server di molti social pro Trump, come ad esempio The Donald, ma anche altri spazi social come Parler, Gab e 8chan, social che si sono diffusi in particolare nell’ultimo anno, dopo la vittoria di Joe Biden alle elezioni dello scorso novembre 2020.
HACKER ANONYMOUS ATTACCA SOCIAL DI TRUMP E DI ESTREMA DESTRA: I DETTAGLI
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Stando a quanto specificato dall’agenzia Ansa, l’attacco hacking non sarebbe stato recente, in quanto avvenuto lo scorso 28 febbraio, poi confermato in queste ore dagli attivisti di 4chan sul forum dedicato. Ma che cosa hanno combinato di concreto gli hacker di Anonymous? Si parla della possibilità di aver messo mani su informazioni risalenti ad almeno un decennio, in particolare riguardanti clienti nonché altri dati in possesso di Epik. “Anonymous – scrive ancora l’agenzia Ansa – ha affermato che la perdita contiene i dettagli di ogni dominio ospitato o registrato dall’infrastruttura e ha esortato giornalisti, attivisti e ricercatori di sicurezza a setacciare la fuga di informazioni, per favorire le indagini su attività terroristiche e filo-naziste”.
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I dati sono stati copiati e al momento una copia è stata distribuita tramite il portale di giornalismo investigativo indipendente chiamato DdoSecrets, progetto che è divenuto famoso sul web dopo aver diffuso BlueLeaks, ben 296 gigabyte di dati delle forze dell’ordine degli Stati Uniti, informazioni che Anonymous era riuscita ad ottenere a giugno del 2020, a seguito delle note proteste in tutta America del movimento Black Lives Matter, in favore dei diritti della comunità afroamericana. L’hacker nei confronti dei social di Trump e di estrema destra ha avuto come nome in codice EpikFail, e rientra nella campagna #OperationJane, che ha l’obiettivo di protestare contro una legge approvata recentemente dal senato del Texas, e che limita il diritto all’aborto delle donne. Il gruppo, a tale scopo, aveva già preso di mira il sito web del partito repubblicano dello stato del Texas, colpevole secondo gli stessi hacker, di aver contribuito al passaggio della legge statale sull’aborto.