E’ considerato il più grande impianto al mondo capace di catturare carbonio, uno dei 15 top che si avvicinano alle novemila tonnellate (più o meno) annue, secondo IEA (International Energy Agency).
La Nuova Orca, da sola, è in grado di aumentare la capacità mondiale di oltre il 50 percento. Ma ecco all’orizzonte l’impianto molto più efficiente, lo sta realizzando la compagnia petrolifera Occidental in Texas e dovrebbe addirittura avere la capacità di togliere dall’atmosfera 1 milione di tonnellate di CO2 l’anno.
L’impianto più grande del mondo che aspira l’anidride carbonica direttamente dall’aria e la deposita nel sottosuolo dovrebbe entrare in funzione la prossima settimana, come asserisce la società dietro la nascente tecnologia green.
Un impianto che aspira fino ad arrivare a 4.000 tonnellate di CO2 all’anno
La start-up svizzera Climeworks AG, specializzata nella cattura di anidride carbonica direttamente dall’aria, ha collaborato con la società islandese di stoccaggio del carbonio Carbfix per sviluppare un impianto che aspira fino a 4.000 tonnellate di CO2 all’anno.
È l’equivalente delle emissioni annuali di circa 790 auto. L’anno scorso, le emissioni globali di CO2 sono state pari a 31,5 miliardi di tonnellate, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia. La cattura diretta dell’aria è una delle poche tecnologie che estrae l’anidride carbonica dall’atmosfera ed è considerata dagli scienziati vitale per limitare il riscaldamento globale, uno dei maggiori responsabili di ondate di calore, incendi, inondazioni e innalzamento del livello del mare, avvenuti negli ultimi decenni.
L’impianto di Orca, un riferimento alla parola islandese per energia, è costituito da otto grandi contenitori simili nell’aspetto a quelli utilizzati nell’industria navale, che impiegano filtri e ventilatori ad alta tecnologia per estrarre l’anidride carbonica. Il carbonio isolato viene quindi miscelato con acqua e pompato in profondità nel sottosuolo, dove si trasforma lentamente in roccia. Entrambe le tecnologie sono alimentate da energia rinnovabile proveniente da una vicina centrale geotermica.
La cattura diretta dell’aria è ancora una tecnologia alle prime armi e costosa, ma gli sviluppatori sperano di abbassare i prezzi aumentandoli man mano che sempre più aziende e consumatori cercano di ridurre la propria impronta di carbonio.
La compagnia petrolifera statunitense Occidental sta attualmente sviluppando il più grande impianto di cattura diretta dell’aria, per estrarre 1 milione di tonnellate all’anno di anidride carbonica dall’aria aperta vicino ad alcuni dei suoi giacimenti petroliferi del Texas. Climeworks, che ha recentemente firmato un contratto di acquisto di rimozione del carbonio di 10 anni con la principale compagnia di assicurazioni Swiss Re (SRENH.S), offre anche un servizio in abbonamento, che consente ai consumatori di pagare per la rimozione del carbonio tramite pagamenti mensili.
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Climeworks, fondata da Christoph Gebald e Jan Wurzbacher come spin-off dal Politecnico federale di Zurigo, nel 2017 ha aperto a Hinwil il primo progetto commerciale al mondo per filtrare la CO 2 dall’aria ambiente. A ottobre dello stesso anno è seguito un progetto dimostrativo, in cui un modulo sul filtro CO 2 viene utilizzato presso la centrale elettrica di Hellisheiði in Islanda.
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Nell’ambito del progetto di ricerca Horizon 2020, CarbFix 2 CO 2 sarà filtrata dall’aria e quindi immagazzinata nel sottosuolo come minerale. Climeworks si riferisce al filtraggio della CO 2 dall’aria ambiente per lo stoccaggio sotterraneo anche come rimozione dell’anidride carbonica.