C’è un asteroide sopra le nostre teste, che naviga nello spazio senza troppi problemi e che ha attirato l’attenzione degli astronomi: si tratta infatti di un corpo celeste dalla forma alquanto particolare, essendo a forma di osso.
Il suo nome è tutto un programma, 216-Cleopatra, non si sa se in onore della mitica regina egizia compagna di Giulio Cesare, ed è alquanto lungo, circa 270 chilometri, più della distanza da Milano a Genova. Al suo fianco, due piccole lune, e i dettagli di questo nuovo curioso corpo celeste sono stati osservati nelle ultime settimane per la prima volta grazie al Vlt, acronimo di Very Large Telescope (Vlt), telescopio molto grande, come dice lo stesso nome, di stanza in quel dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso).
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Attraverso una serie di studi pubblicati sulla rivista Astronomy & Astrophysics da parte dell’Istituto Seti (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) e dell’Università di Praga, si è poi riusciti a ricostruire lo stesso asteroide in 3D. Franck Marchis, del Seti, ha spiegato che “Cleopatra è un oggetto davvero unico nel nostro sistema solare”, in quanto, come detto sopra, ha una forma molto simile ad un osso di cane. Cleopatra è stato scoperto per la prima volta nel lontano 1880 attorno al Sole, nella fascia di asteroidi fra Marte e Giove, ed è composto da due grandi “lobi” che sono uniti fra di loro da un “collo”, con al suo fianco le due piccole lune AlexHelios e CleoSelene, nomi scelti in onore dei figli della regina egizia. “La scienza fa molti progressi – ha proseguito Franck Marchis – grazie allo studio di strani oggetti anomali. Penso che Cleopatra sia uno di questi e che la comprensione di questo complesso sistema asteroidale multiplo possa aiutarci a saperne di più sul Sistema solare”.
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Attraverso delle analisi dettagliate gli studiosi hanno scoperto che le due piccole lune hanno “cambiato posizione” nel corso del tempo: “Questa incongruenza doveva essere risolta – sono le parole di Miroslav Brož dell’Università Carolina di Praga (Repubblica Ceca), autore anch’egli di uno studio sempre su Cleopatra – perché se le orbite delle lune erano sbagliate, tutto era sbagliato, inclusa la massa di Kleopatra”. La cosa certa, su cui concordano i ricercatori, è che Cleopatra è composto da un intero blocco in continua rotazione, e per quanto riguarda la sua massa è molto meno denso del previsto: sarebbe infatti una specie di “cumulo” di sassi, come scrive l’agenzia Ansa a riguardo, di vario tipo e densità, che sono trattenuti assieme grazie alla forza di gravità.
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