Il futuro e la salvezza per la produzione di energia potrebbe essere la fusione a confinamento magnetico, una soluzione a cui sta lavorando anche l’Eni.
Del resto le notizie stanno arrivando da tutto il mondo, da dove rimbalzano annunci sui risultati ottenuti da diversi gruppi di lavoro. Recentemente sia un California che in Germania sono state annunciate produzioni energetiche legate alla fusione nucleare. Al contrario della fissione infatti, la prima genera un quantitativo di scorie limitatissimo ed è in grado di generare quantità enormi di energia. Ad oggi però è stata la tecnologia a limitare quella che di fatto è l’energia del Sole e delle stelle, che vivono proprio grazie alla fusione di materia.
In Germania il reattore Wendelstein 7-X ha raggiunto una temperatura doppia rispetto a quella del nucleo solare, ma sulla stessa strada si trova il Commonwealth Fusion System, un ramo del MIT a cui sta partecipando anche Eni, come maggiore azionista. Accanto a questo c’è ache il Plasma Science and Fusione Center, PSFC del MIT, che ha annunciato il raggiungimento di un test definito come chiave per aprire la strada all’energia da fusione commerciale e pulita per il mondo.
Tutto è stato possibile grazie al magnete superconduttore ad alta temperatura, High Temperature Superconducting, più potente al mondo, in grado di generare un campo magnetico di più di 20 tesla e quindi di ottenere energia netta di fusione. Questo significa che lo strumento è in grado di generare più energia di quanta ne consumi, ma soprattutto di controllare il processo di innesco e fusione.
La fusione magnetica fornirà l’energia per il futuro dell’umanità
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Questi dispositivi a ciambella dotati di magneti riescono a confinare il plasma nato dalla fusione, nonostante si trovi a milioni di gradi celsius, ma fino ad oggi nessuno strumento era stato in grado di generare energia netta. La strada per raggiungere una produzione energetica da fusione è lunga e potrebbero volerci ancora tantissimi anni, ma questa sembra la tecnologia vincente. Secondo il CEO di CFS Bob Mumgaard, questo test prova la giusta scelta fatta e la strada è quella buona per produrre energia pulita e senza limiti per il mondo intero.
Anche Claudio Descalzi, AD di Eni, ha confermato che per Eni, la fusione a confinamento magnetico occupa un ruolo centrale nella ricerca tecnologica finalizzata al percorso di decarbonizzazione, in quanto potrà consentire all’umanità di disporre di grandi quantità di energia prodotta in modo sicuro, pulito e virtualmente inesauribile e senza alcuna emissione di gas serra, cambiando per sempre il paradigma della generazione di energia e contribuendo a una svolta epocale nella direzione del progresso umano e della qualità della vita.
Attualmente in Massachussetts è in costruzione un tokamak con 18 magneti, capace di generare un campo sufficiente per contenere un plasma di isotopi di idrogeno a temperature di 100 milioni di gradi e dovrebbe essere operativo dal 2025.