Attimi di autentica paura nello Spazio: rivelato fumo nel modulo russo, ma ora tutti gli astronauti in salvo

Attimi di paura ieri nel modulo russo della stazione spaziale internazionale, la Iss, quando si è verificata della fuoriuscita di fumo accompagnata da odore di plastica bruciata: ecco che cosa è accaduto.

Fumo nel modulo russo Iss (Foto Agi)
Fumo nel modulo russo Iss: i dettagli (Foto Agi)

A riferire la notizia è stata la Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, che ha comunque rassicurato sul fatto che tutti gli astronauti presenti nel modulo siano al sicuro, e sono stati messi in sicurezza senza aver subito alcun danno. Inoltre, è stato sottolineato come l’incidente non abbia in alcun modo intaccato i programmi di ricerca dello stesso equipaggio, che proseguiranno come da tabella di marcia, compresa una passeggiata nello spazio.

Paura nel modulo russo ISS (Foto Rbth)
Paura nel modulo russo ISS: cosa è successo? (Foto Rbth)

PAURA NELLO SPAZIO, NEL MODULO RUSSO COMPARSO DEL FUMO: “ECCO COSA E’ ACCADUTO”

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Ecco quanto spiegato da Roscosmos: “Il 9 settembre alle 4:55 ora di Mosca – si legge in un comunicato stampa apposito – un rilevatore di fumo è esploso nel modulo di servizio Zvezda del segmento russo della ISS durante il cambio automatico della batteria ed è stato attivato un allarme”. L’agenzia spaziale ha inoltre specificato che è stato utilizzato un filtro atmosferico “per eliminare il possibile inquinamento da fumo” e che l’equipaggio ha passato la notte senza conseguenze. “Tutti i sistemi funzionano normalmente”. Quindi il comunicato stampa conclude spiegando che “l’equipaggio continua ad allenarsi normalmente per la passeggiata spaziale”. Ma quanto durerà la presenza dei russi sull’Iss? Secondo Marcello Spagnulo, ingegnere ed esperto aerospaziale, è molto probabile che nel giro di pochi anni i russi potrebbero realmente slegarsi dal resto del gruppo: “Già lo scorso aprile, in risposta alle sanzioni americane dell’amministrazione Biden, Roscosmos aveva manifestato l’intenzione di lasciare la Iss dal 2025, poi ribadita a giugno nel presentare un piano per una nuova propria stazione spaziale”.

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E ancora: “L’attuale accordo per la Iss termina nel 2024 e i cinque partner principali degli Stati Uniti, cioè Russia, Canada, Giappone ed Esa, stanno in teoria lavorando a un’estensione almeno fino al 2028”. E più specificatamente sull’incidente, Spagnulo specifica: “Sebbene Roscosmos abbia pubblicamente affermato che l’invecchiamento della struttura sta mettendo a rischio i suoi cosmonauti, le prove a sostegno di ciò sono dubbie; è vero che si sono verificati malfunzionamenti nella parte russa della Iss, come una perdita di ossigeno nel settembre 2020, ma affermare che delle esigenze di manutenzione minaccino davvero i cosmonauti potrebbe essere una forzatura, dato che l’equipaggio è stato in grado di riparare e controllare la perdita e non è mai stato in serio pericolo”, e quando accadono incidenti di questo tipo “l’equipaggio si dirige poi proprio verso una capsula di salvataggio russa Soyuz”.

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