Temete che il vostro smartphone sia intercettato? La soluzione è il NitroPhone 1, definito dall’azienda che lo produce come l’Androdi più sicuro del mondo.
Negli ultimi tempi la sicurezza di uno smartphone è sempre più in alto, tra le richieste degli utenti. Gli accessi indesiderati, a causa di attacchi hacker, virus e quanto altro mette costantemente in pericolo i dati contenuti nei nostri amati cellulari. Se Apple è un mondo a se, dove il fattore privacy e sicurezza è stato sempre tenuto in alta considerazione, lo stesso non si può dire per Android, dove prolificano i produttori, ma non altrettanta sensibilità all’argomento.
A risolvere questa situazione ci pensa Nitrokey, un’azienza tedesca specializzata nello sviluppo di hardware di sicurezza per la crittografia dei dati. Questa società è voluta proprio andare incontro a chi ritiene la protezione una priorità, per far si che i dati sensibili rimangano tali. Per questo è stato presentato il NitroPhone 1, autodefinito lo smartphone Android più sicuro del mondo. Al di là degli annunci questo device si concentra su sicurezza, privacy e semplicità d’uso.
Chiariamo subito un fatto: l’aspetto non è originale, anzi: è stato recuperato lo chassis di un Pixel 4a, ampiamento modificato all’interno, partendo dal sistema operativo, che ora è un GrapheneOS, sempre su base Android, ma in versione “Defence“, con soluzioni studiate per garantire la massima sicurezza dell’acquirente.
NitroPhone 1, lo smartphone Android più sicuro del mondo
Come viene garantita la protezione? Grazie al chip di sicurezza Titan M, da qui la scelta di utilizzare un Google Pixel 4a. Inoltre questo smartphone è dotato di un boot verificato, dalla codifica del layout del PIN e dal Kill Switch, che di fatto spegne il sistema operativo dopo un determinato periodo di inattività del dispositivo.
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A questo va aggiunto poi che tutte le app sono inserite in sandbox, che viene utilizzato non un normale browser ma WebView e PDF rinforzati. Inoltre gli aggiornamenti di sicurezza sono molto frequenti e c’è una protezione contro gli exploit OTA. Pensate che si possono rimuovere i microfoni – ma in questo caso vanno poi utilizzate le cuffie – e infine mancano tutti i servizi Google, che vanno installati come app sandbox senza privilegi speciali. Le app non possono accedere all’IMEI o al seriale della SIM, mentre si possono fare i backup automatici crittografati end-to-end su drive USB o cloud. Tutto questo ovviamente ha un prezzo, ma per sicurezza non è mai troppo: 630 euro più spese di spedizione, ma si può pagare anche in bitcoin.