Una supernova, un’esplosione stellare, è stata avvistata nel cielo, e lo spettacolo è stato davvero da mozzare il fiato. Ecco che cosa è accaduto a milioni di chilometri dalle nostre teste, senza che noi ce ne accorgessimo minimamente.
La prima cosa da sapere è che per la prima volta sono state osservate, come scrive l’agenzia Ansa, tracce di un’esplosione stellare, appunto, una supernova, a seguito di uno scontro avvenuto fra una stella e un buco nero o stella di neutroni. A scoprire quanto accaduto è stato un gruppo di ricerca internazionale alle dipendenze del Caltech, l’istituto di tecnologia della California, lavoro che è stato poi pubblicato sull’autorevole rivista Science.
LO SPETTACOLO DI UNA SUPERNOVA, L’ESPLOSIONE DI UNA STELLA
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Una scoperta resa possibile anche grazie alla tecnologia moderna, fra cui il Very Large Array, una squadra composta da ben 27 diversi radiotelescopi giganteschi, dislocati in quel dello stato del New Mexico, negli Usa. Come spiegano gli scienziati e in particolare gli astronomi, quando la stella conclude il proprio ciclo di vita, normalmente esplode, e si viene appunto a creare una supernova, un’esplosione luminosa, la cui “potenza” dipende di solito da quanto la stella che deflagra sia grande. Una stella continua a vivere fino a che ha al suo interno vi è idrogeno, ma quando il suo “combustibile” si esaurisce, si crea una fusione che produce appunto una forte energia, “sufficiente a contrastare la grande forza gravitazionale – scrive a riguardo l’Ansa – che altrimenti porterebbe l’intero oggetto a collassare su sé stesso”.
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Di conseguenza le stelle vivono la loro esistenza mantenendo due forze in equilibrio: una che tende a farle implodere, e un’altra invece che spinge nella direzione opposta, portandole all’esplosione. Quando questo equilibrio viene meno, la stella implode e subito dopo esplode in maniera molto violenta, creando una supernova, che a sua volta porta alla creazione di “oggetti” piccoli con campi gravitazionali enormi, le cosiddette stelle di neutroni o buchi neri. C’è anche un’altra possibilità per far esplodere una stella, ovvero quando questa si scontra appunto con un buco nero: “I teorici – dice a riguardo Dillon Dong, responsabile dello studio del Caltech – lo avevano previsto ma questa è la prima volta che lo si osserva”. Questo scontro ha lasciato delle tracce, degli anomali impulsi radio, incrociati poi con delle osservazioni della porzione di cielo interessata da questi segnali. I ricercatori hanno potuto così scoprire questa straordinaria supernova avvenuta a ben 480 milioni di anni luce lontano da noi.