Asus gioca l’asso e sforna un piccolo capolavoro di ingegneristica. Una workstation portatile con componenti al top, ideale per i professionisti che non vogliono scendere a compromessi.
Una workstation da 16 pollici che, diciamolo, strizza l’occhio al portento di Apple, il MacBook Pro da 16 pollici con Intel. Nell’attesa che la mela sforni il suo Pro top di gamma con chip M1, i taiwanesi di Asus hanno deciso di togliere i veli dal loro nuovo gioiellino di ingegneria. Il ProArt Studiobook Pro 16 OLED. Un concentrato di potenza, modulare, che vanta i migliori componenti attualmente disponibili sul mercato per spingere i software al limite.
Capiamo anzitutto in quale fascia di mercato si posiziona la workstation portatile di Asus. Per prima cosa, il mercato degli ultrabook Windows è un mercato fiorente e ricchissimo di alternative. Dai favolosi XPS di Dell, passando per le soluzioni di Huawei e HP, Asus punta a ritagliarsi un ruolo di protagonista comprimario insieme a numerosi altri marchi.
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Ma allora cosa differenzia il ProArt Studiobook Pro 16 OLED di Asus rispetto alla concorrenza? I punti su cui fa leva il gioiellino di Asus sono costruzione, versatilità, prezzo e qualità. Insomma un concentrato di qualità che difficilmente verrà scalfito dai competitor. L’arrivo in Italia per l’ultrabook Asus è previsto per il mese di novembre. Il prezzo? Si parte da 2049 euro a salire.
Scendendo nel dettaglio della componentistica hardware parliamo anzitutto di un pannello da 16 pollici. Un polliciaggio perfetto per tutti i creator che hanno necessità di lavorare su una unità non troppo condensata. Come dice il nome stesso del modello, la tecnologia che spingerà le prestazioni del monitor è l‘OLED, per una qualità eccellente in ogni condizione di luce e di lavoro.
Sotto la scocca il cuore pulsante è un AMD Ryzen 9 5900HX, con l’alternativa Intel i9 11900H e l’H7600. La scheda grafica sarà anch’essa proposta in due versioni: una per CPU AMD con NVIDIA RTX 3070 e NVIDIA A2000, l’altra, con processori Intel, con RTX 3060 e RTX A5000. La RAM può arrivare a 16GB nella configurazione più performante (ovviamente GDDR6).
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Il vero fiore all’occhiello resta comunque il pannello OLED HDR, ideale per i creatori di contenuti digitali. Il formato è ovviamente il 16:9, mentre la risoluzione arriva a 3840×2400 pixel con luminosità pari a 550 nits di picco. Ciliegia sulla torta, lo schermo è compatibile con la tecnologia touch, per non farsi mancare nulla in ogni occasione. Purtroppo ci si ferma a “soli” 60Hz, ma è evidente che la macchina non sia pensata per una utenza da gaming, quanto più alla produttività in ambito professionale.
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