Fine della “pacchia”: in Cina i minorenni potranno giocare ai videogiochi online solamente per tre ore a settimana e solo durante il weekend. Ecco perchè si è arrivati ad una decisione così drastica.
Arriva una stretta da pugno di ferro direttamente dalla Cina sull’utilizzo da parte dei minori dei videogames online. Le nuove regole parlano chiaro: le autorità di Pechino hanno annunciato che una nuova legge limiterà l’accesso ad appena 3 ore alla settimana per i videogames, con l’obiettivo di limitare al massimo ogni tipo di dipendenza. Un po’ esagerato se consideriamo già la stretta e inquadrata educazione nelle famiglie cinesi. L’Amministrazione generale per la Stampa e la Pubblicazione, che altri non è che l’organo ufficiale che regolamenta le divulgazioni cartacee e digitali in Cina, ha specificato in un comunicato stampa che i gestori di queste piattaforme ludiche potranno permettere l’accesso ai minori solo tra le 20 e le 21 di venerdì, sabato e domenica. Il limite delle tre ore potrebbe essere aumentato durante le feste nazionali quando l’”ora di gioco” in questione potrebbe allungarsi, visti i pochi compiti in quei momenti. Questa decisione segna un’ulteriore diminuzione rispetto a quanto fatto già 2019, quando una precedente restrizione limitava il gioco online a 1,5 ore al giorno. “Gli adolescenti sono il futuro della nostra patria – ha affermato un portavoce dell’NPPA.- La tutela della salute fisica e mentale dei minori è legata agli interessi vitali delle persone e riguarda la coltivazione delle giovani generazioni nell’era del ringiovanimento nazionale”
Si tratta di una decisione che riguarderà gli oltre 110 milioni minori presenti sul territorio cinese, creando un non indifferente problema anche a livello economico in ambito mondiale.
LEGGI ANCHE>>> Cina: la Corte Suprema invita a bloccare l’uso della regola 996 nelle grandi aziende della tecnologia
Cosa ne pensano le aziende di videogame
Secondo Bloomberg alcune delle più grandi aziende tecnologiche in Cina saranno direttamente colpite da questo boomerang alla fascia demografica più giovane della loro clientela. Ad esempio, il prezzo delle azioni del gigante dei giochi Tencent ha chiuso in ribasso dello 0,6% a 465,80 dollari di Hong Kong lunedì prima dell’annuncio di NPPA. Così ci sto aspetta almeno, visto il blocco imposto. Che senso avrebbe comprare videogioco o altre attività ludiche, se non si ha tempo per giocarci? Il documento rilasciato mette in guardia le aziende di videogames dal fornire tali servizi “in qualsiasi forma durante le altre ore del giorno”, e specifica come agli utenti non registrati e verificati debba essere impedito l’accesso immediatamente. La Cina vuole, in questo modo,“proteggere con efficacia la salute mentale e fisica” e la “crescita sana” dei minori. Per farlo, inoltre, le autorità chiedono una partecipazione “attiva” alle famiglie, alle scuole e agli altri attori sociali impegnati nello sviluppo delle nuove generazioni, tanto da sospendere gli esami nelle scuole dei più piccoli, per non sovraccaricarli di lavoro e stress eccessivo, cose che avranno crescendo.
LEGGI ANCHE>>> Honor vuole arrivare ai livelli di Apple e per farlo lascerà i servizi di Huawei fuori dalla Cina, ecco la strategia
“Non ci aspettiamo che il calo della spesa abbia un impatto materiale significativo sui profitti delle società di giochi, dato che i limiti di tempo e di spesa sono già stati applicati per i minori negli ultimi due anni. Pertanto, prevediamo un impatto più contenuto sui tassi di crescita complessivi poiché la spesa tra i minori era già bassa.” Ha detto alla CNBC Daniel Ahmad, analista di Niko Partner, leader per quanto riguarda le ricerche di mercato e la consulenza in ambito gaming in Asia, che non si è detto tuttavia preoccupato.