Gli smartphone ai bambini e ai più piccoli, non è una cosa nuova; spesso e volentieri i bimbi utilizzano già in tenera età i dispositivi mobili, un modo per mamma e papà per intrattenere i figli e svolgere altre faccende. Ma è giusto far usare lo smartphhone o addirittura regalarlo ai bambini? Scopriamo insieme quali sono le regole e qual è l’età più indicata dagli esperti.
La prima cosa da sapere è che per gli addetti ai lavori bisognerebbe aspettare almeno 13-14 anni di età, anche se la media parla di 11. Come specifica l’Ansa, comunque, non esiste una risposta giusta a tale quesito, ma ci sono comunque delle considerazioni che possono aiutare i genitori nella scelta, a cominciare dal capire se il regalare lo smartphone ai bambini serva più per esercitare su di loro un controllo, o più per soddisfare un desiderio del piccolo.
SMARTPHONE E BAMBINI, FRA REGOLE, TEMPI DI UTILIZZO, PASSWORD E…
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Gli undici anni di cui sopra coincidono con il passaggio dalle elementari alle medie, periodo in cui i bambini iniziano a diventare ragazzini e di conseguenza più indipendenti e autonomi. In Italia la fascia 11-17 anni è coperta all’80% dagli smartphone personali, anche perchè spesso e volentieri i ragazzi chiedono il telefonino per poter svolgere i compiti. Giuseppe Lavenia, psicoterapeuta e presidente dell’associazione nazionale Di.Te, suggerisce ai genitori incerti di effettuare una sorta di prova: “La concessione di un telefono, non per forza IL telefono – si legge sull’agenzia Ansa – in momenti ben definiti, così da fare test reciproci: nostri sul modo d’uso e non di abuso da parte di nostro figlio, e del ragazzo e della ragazza sul possedere lo strumento del desiderio”. Una volta che si prende la decisione di regalare uno smartphone ai figli, bisognerà stabilire delle regole, una sorta di contratto che è comunque buona norma stilare con i bambini fin da piccolo anche per quanto riguarda ad esempio la tv, i videogiochi, il tablet e via discorrendo. Si consiglia di concedere non più di un’ora al giorno lo smartphone, che può sembrare restrittiva ma che in realtà per gli esperti è una misura adeguata. L’orario si può poi allargare con il passare del tempo, ma è sempre sconsigliato l’utilizzo dello smartphone dopo cena in quanto non concilia il sonno.
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Il contratto di cui sopra andrebbe scritto assieme ai propri figli e firmato, condividendo quindi le regole. Altro nodo critico sono le password, secondo cui gli esperti convergono sul fatto che il genitore debba conoscerle. In questo caso, però, è necessario non violare la privacy e la fiducia dei nostri ragazzi, “Un buon sistema – scrive l’Ansa a riguardo – è quello di applicare al telefono lo stesso principio di accesso alla stanza del figlio: sono spazi suoi, dei quali deve avere cura e dei quali non abusare. Voi potete entrarci? E con quali regole? Stabilite anche queste assieme”. Infine, per quanto riguarda il modello, il consiglio è di non puntare subito all’ultimo iPhone, ma piuttosto su uno smartphone dotato di buone qualità che sia in grado di fare foto, girare video e garantire la navigazione sui social e Youtube, e con un buono spazio di archiviazione, e di telefoni con queste caratteristiche se ne trovano a bizzeffe sul mercato. Ultima cosa, si consiglia di utilizzare gli strumenti di controllo messi a disposizione da iOS e Android, leggasi Controllo Genitori, Family Link, per fare in modo che i bimbi non abbiano accesso a siti vietati.