La nuova PlayStaion 5 divide la critica. C’è chi vede un problema dietro la nuova console, recentemente distribuita da Sony: una versione rivista (sia su disco che su edizione digitale), 300 grammi più leggera del modello di lancio. E chi ne difende le scelte della multinazionale conglomerata giapponese, fondata nel 1946 con sede a Minato, un quartiere di Tokyo.
Lo YouTuber tecnico Austin Evans ha messo le mani sull’edizione digitale aggiornata di PS5 (CFI-1100B 01), smontandola da cima a fondo ha scoperto la novità: un dissipatore di calore più piccolo e una nuova ventola rivista è prodotta da Delta Electronics con 17 pale più lunghe, otto in meno di quella originale. Rispetto a questa, inoltre, cambia anche il peso: la versione rivisitata è di 1368 grammi, contro i 1639 della primordiale PS5. Secondo i test termici effettuati da Evans, la nuova PS5 di surriscalda di più: da 5,4°F a 9°F.
PS5, i cambiamenti della nuova versione: dal dissipatore a un nuovo componente Wi-Fi, passando per una vite
“Temperature di scarico più elevate? Potrebbe significare che il dispositivo di raffreddamento sta facendo un lavoro migliore dissipando il calore – scrive lo YouTuber sulla propria pagina, che vanta più di cinque milioni di iscritti, in risposta ad alcuni commenti – il problema è che Sony ha rimosso una quantità consigliata del dissipatore di calore su questo nuovo modello, con meno alette e tubi di calore più piccoli, ma semplicemente questa PS5 non è così efficiente nello spostare il calore fuori dalla console”. Evans usa un paragone per alimentare la sua teoria: “Pensalo come se fosse un PC – continua – se rimuovo un grande dissipatore di calore della CPU in favore di uno più piccolo, lo scarico che esce dal mio sistema sarebbe più caldo, in quanto le temperature complessive del sistema sono più alte e un dispositivo di raffreddamento più debole non può farcela. Questo è esattamente quello che sta succedendo per la PS5”.
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Così Austin Evans risponde a chi lo accusa di fornire informazioni imparziali e inconcludenti, soprattutto dopo l’uso del termine “scadente” (riferito alla nuova PS5), che ha mandato su tutte le furie molti appassionati di gaming e critici del settore. A prescindere da chi ha ragione e chi ha torto, Evans non ha soltanto prodotto un vespaio di polemiche sui social: anche gli analisti di Digital Foundry si sono attivati nel chiedere delle delucidazioni a Sony, riguardo le modifiche ingegneristiche apportate alla nuova revisione hardware di PlayStation 5.
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Grazie alla smontaggio della nuova versione della PS5, comunque, Austin Evans ha scoperto altre differenze con la PlayStation originale: un nuovo componente Wi-Fi e una vite diversa per fissare la console alla base. Insomma, c’è più di un cambiamento nella nuova versione della quinta console da tavolo per videogiochi prodotta da Sony Interactive Entertainment, annunciata quasi due anni fa, il 7 gennaio 2020 al CES di Las Vegas. A chi piace. E a chi no.