Perseverance continua la sua missione e riprova l’estazione di roccia da Marte: ecco i dettagli del nuovo obiettivo

Perseverance ci riprova. I prossimi giorni saranno cruciali per il rover marziano della NASA. L’obbiettivo della missione è sempre quello: prelevare campioni di roccia e, in un secondo momento, riportarli qui, sulla Terra.

Roccia marziana
Rochette, roccia marziana

Non ci siamo. Almeno per ora, quella che era destinata ad essere la ragione di “vita” di Perseverance, sembra non aver portato i risultati sperati. Così, con un secondo tentativo, la NASA riproverà nella sua mastodontica impresa: prelevare frammenti di roccia marziana per poi riportarli qui da noi, sulla Terra, ed analizzarli. Dietro alla missione c’è, come sempre, la speranza di trovare forme di vita extraterrestre presente o pregressa.

Sarà questa la settimana del tentativo numero due del rover. Dopo il fallimento degli scorsi giorni, Perseverance tenterà il colpaccio gettandosi su un tipo di roccia differente rispetto al primo. 455 metri più in là, la ricerca ha portato il robot nei pressi di una roccia più friabile.

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Rochette ci dirà se su Marte c’è (o c’era) vita

Perseverance, rover della Nasa (Foto sito ufficiale Nasa)
Perseverance, rover della Nasa (Foto sito ufficiale Nasa)

Rochette, questo il nome della roccia rinominata dalla NASA, potrebbe essere quella giusta. A confermarlo Vivian Sun, scienziata della JPL: “ci sono rocce potenzialmente più vecchie nella regione” di Sud Séítah davanti a noi, quindi avere questo campione più giovane può aiutarci a ricostruire l’intera linea temporale di Jezero”.

La scelta ricade su Rochette perché, almeno per ora, sembra rappresentare il modello di roccia ideale per il rover, che chiaramente si è a lungo addestrato sulla Terra. I tipi di roccia con cui si è esercitato sono simili a quella trovata nella zona denominata Citadelle, quindi tutto lascia sperare che questa sia la volta buona.

Tra i requisiti della roccia perfetta c’è la durezza, abbastanza da resistere all’erosione causata dal vento marziano, ma non tanto da impedire al rover di prelevarne campioni. A differenza del “fiasco” di qualche giorno fa, questa volta Perseverance farà controlli intermedi prima di sigillare la provetta che dovrebbe contenere al suo interno campioni di roccia. Saranno le telecamere posizionate sul rover a fornire indicazioni sull’avvenuta perforazione della roccia.

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La prima provetta, protagonista del fallimento, non andrà comunque persa. Al suo interno c’è un altro materiale, seppur invisibile, che interessa gli studiosi della NASA: l’atmosfera marziana. Una porzione che aiuterà gli scienziati a studiare ancor più approfonditamente il pianeta rosso.

 

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