La Sardegna sta incrementando in maniera esponenziale il consumo dei dati da cellulare, il traffico mobile: come mai questa azione da parte della regione governata dal presidente Salinas? Vi spieghiamo tutto nel dettaglio.
Se si prende in considerazione solamente il secondo trimestre di quest’anno, 2021, quindi dal periodo uno aprile al 31 giugno, si evince appunto come la Sardegna sia la regione che abbia consumato più dati in assoluto nel territorio nazionale, seguita poi dalla Sicilia, e da due macroregioni della settentrione. Un dato che stride invece con quanto accaduto nelle macroregioni del sud Italia e del centro della nostra penisola, dove invece il consumo dei dati mobili è stato il più basso.
BOOM DATI MOBILE IN SARDEGNA, COME MAI? ECCO QUANTO EMERSO DA UN’ANALISI
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Ad evidenziare la questione è stato Opensignal, secondo cui questo fenomeno è spiegabile in un solo modo: dove i dati mobile risultano consumati di meno, significa che le persone hanno passato più tempo “attaccate” alle connessioni Wi-Fi, quindi principalmente quelle da casa o delle aziende in cui lavorano. Di contro, coloro che invece si sono “mangiati” i dati mobile, significa che non hanno potuto godere della possibilità di appoggiarsi ad una rete internet fissa, risultando quindi obbligati a navigare con il mobile. Per quanto riguarda i dati nello specifico, gli italiani hanno consumato in media 10.9 gigabyte di dati mobile al mese durante tutto il secondo trimestre del 2021, ma con qualche differenza. Ad esempio, al sud e al centro, il consumo dati è stato fra il 9.8 e il 9.9, mentre nel nord ovest, nord est e in Sicilia, sono state raggiunte rispettivamente le quote di 11.1 gigabyte, 11.3 e 11.7 di dati, con incrementi che sono stati compresi fra l’1.7 e addirittura l’8.1 Giga di dati mobile.
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A farla da padrone, come detto sopra, sono gli utenti della Sardegna, che hanno utilizzato in media ben 12.8 gigabyte di dati al mese, un numero che rappresenta da solo il 17.4% in più rispetto alla media nazionale, e addirittura quasi un terzo in più, ben il 29.9%, rispetto ai consumi registrati nell’Italia centrale. Nell’analisi di Opensignal viene anche confrontato il consumo di dati mobile con il tempo medio trascorso con una connessione di rete Wi-Fi, ed è emerso, come facilmente intuibile, che gli utenti sardi trascorressero meno tempo connessi appunto alla rete “casalinga” a differenza invece di quanto accadeva nelle regione del centro e sud dove la connessione al Wi-Fi aumentava. Come si spiegano questi dati? Prima di tutto all’adozione della banda larga domestica nelle varie regioni italiane; inoltre bisogna fare i conti con il fatto che durante il 2020, i dati Wi-Fi sono stati più elevati per via del lockdown post covid che aveva costretto milioni di italiani chiusi in casa, a differenza invece di quanto accaduto quest’anno dove le misure di restrizione sono state senza dubbio più blande.