Quali sono i danni causati dal recente attacco hacker subito da Tim? Per fare chiarezza la nota compagnia telefonica italiana ha scritto ai propri clienti, ed ora vi sveliamo nel dettaglio la questione.
La prima cosa da sapere è che un’intrusione non autorizzata nei sistemi di Tim ha avuto come conseguenza la revoca di una serie di password dei propri clienti in un numero imprecisato; questi sono stati infatti invitati a cambiare le credenziali di accesso presso la propria area riservata di MyTim, di modo da evitare che qualcuno possa accedere al loro account appunto dopo l’intrusione criminale di cui sopra.
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Le comunicazioni da parte di quello che è il principale operatore telefonico del nostro Paese sono scattate precisamente pochi giorni fa, il 24 agosto, e chi le ha ricevuto ha potuto leggere tali parole: “Gentile cliente, desideriamo informarti che, a fronte delle attività di controllo di sicurezza sui nostri sistemi, sono state rilevate attività anomale, svolte da parte di soggetti terzi ignoti, che potrebbero mettere a rischio la riservatezza delle tue credenziali di accesso a MyTim. Per tua tutela e per garantire la sicurezza delle tue informazioni, stiamo provvedendo a disabilitare in via precauzionale le tue credenziali MyTim, utilizzate anche per l’accesso ad alcuni servizi Tim correlati (Tim Party, Tim Personal), rendendo obbligatorio il cambio password al primo accesso all’area privata MyTim”. Il data breach, appunto, l’intrusione non autorizzata, riguarderebbe “solo” le anagrafiche e le credenziali di accesso di un numero di clienti attuali di Tim, anche se non viene precisata nel dettaglio la portata di tale azione hacker. Inoltre, vi sarebbero coinvolti anche degli ex utenti come ha potuto appurare il portale Wired.it.
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L’azienda ha fatto sapere che “i dati coinvolti non contengono informazioni che possano abilitare funzioni di pagamento”, cercando quindi di tranquillizzare i propri clienti, per poi comunicare di aver già fatto denuncia alla Polizia postale, e all’Autorità Garante della privacy, così come previsto dal regolamento europeo per la protezione dei dati personali (Gdpr). L’azienda ha confermato, sempre a Wired, “di aver registrato un’attività non autorizzata su dati di utenze di alcuni clienti” e subito dopo di aver adottato tutte le contromisure necessarie per “interrompere questa attività ed evitare che si ripeta, informando le autorità competenti ed i clienti interessati”. Il data breach sarebbe avvenuto dopo Ferragosto, e non è da escludere che “l’intrusione – si legge ancora su Wired.it – possa essere avvenuta dall’interno e non in seguito a un attacco informatico”.
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