Investire in Bitcoin in Italia è possibile, anche attraverso le banche del nostro Paese. Nonostante non si tratti di un investimento particolarmente semplice, sicuramente diverso da quelli cui gli italiani sono abituati ad immergersi, è possibile e fattibile anche per i meno esperti.
Soprattutto adesso che il Bitcoin ha ricominciato a prendere quota, a risalire sopra i 50.000 euro (cosa che non accadeva da almeno tre mesi, in cui la criptovaluta ha subito una forte flessione.
Investire in Bitcoin, si può sia online che al telefono
Come detto non è proprio semplice investire in Bitcoin, per un paio di motivi. Intanto l’investimento non dovrebbe superare il 5% del portafoglio, in quanto la volatilità della criptovaluta lo rende molto rischioso. E poi perché non è semplice trovare un istituto che consenta le operazioni.
Ma ci sono delle banche in Italia che consentono di operare, sia telefonicamente che sulla piattaforma online, per l’investimento in Bitcoin. Come Banca Fineco, che consente di fare l’ordine in entrambe le modalità. O Directa SIM, che dà la possibilità di comprare i Bitcoin anche dall’Home Banking.
«Le banche possono classificarli come strumenti molto complessi, il che richiede particolari procedure a tutela del cliente – la spiegazione di Piermattia Menon, analista di Consultique. Il quale rende una spiegazione anche relativamente a Banca Sella, dove si possono acquistare Etp sui Bitcoin, in autonomia o tramite consulente, previa valutazione di adeguatezza del profilo dell’investitore. Per quanto riguarda Banco Bpm, si utilizza un criterio analogo.
Ci si chiede cosa avvenga con gli altri istituti di credito. «In linea di massima, gli Etp su Bitcoin negoziati a Francoforte sono disponibili anche in home banking e se la banca non li ha resi disponibili, basta chiederne il censimento». Questa la spiegazione di Menon in merito agli altri istituti di credito.
Con CheBanca!: ad esempio i replicanti sulle criptovalute non sono disponibili attraverso il servizio di consulenza finanziaria. Per poter effettuare il servizio autonomamente, il cliente deve chiamare in banca e richiedere espressamente lo sblocco temporaneo dell’operatività sullo specifico prootto.
Nel caso di Widiba e Bnl Bnp Paribas invece non è possibile effettuare questo tipo di operazione. Tutte le branch private che dipendono da Intesa Sanpaolo ad esempio, ivi compresa Iwbank, hanno previsto un blocco per i clienti privati: gli unici clienti che possono avere accesso sono quelli professionali.
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In seno ad Unicredit si può effettuare l’acquisto di Bitcoin, però non c’è nessun servizio di consulenza finanziaria. Saxo dal canto suo renderà accessibile l’operatività diretta e indiretta (tramite Etp) su Bitcoin ai clienti italiani di Binck e Banca Generali entro l’anno.
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Molti investitori privati, in considerazione di quanto sopra, preferiscono usufruire di Etp su Bitcoin rispetto all’acquisto diretto tramite piattaforme di negoziazione specializzate, come le famosissime Coinbase, Bitstamp o Kraken, o generaliste come eToro. I replicanti hanno però un limite: non permettono di operare il sabato e la domenica, quando le Borse sono chiuse.