TIM attaccata! C’è stato un Data Breach sulle credenziali di accesso MyTIm di diversi clienti: ecco cosa è accaduto.
Un nuovo tentativo di pirati informatici verso l’Italia. Stavolta non è stata una istituzione come nel caso del sistema della Regione Lazio o di quello della Toscana – dove comunque le perdite di dati sono state molto limitate -. Ad essere stata presa di mira è stata addirittura TIM. L’ex monopolista dovrebbe avere una infrastruttura molto sicura, ma nemmeno lei è stata esente da questo tipo di aggressioni. La stessa società infatti ha reso noto di aver rilevato attività anomale sui propri sistemi, naturalmente svolte da ignoti che potrebbero aver messo a rischio le credenziali di accesso alla pagina MyTIM, la sezione del sito TIM dedicata ai clienti, dove è possibile controllare lo stato del proprio contratto e delle proprie bollette.
La comunicazione è stata effettuata tramite email proprio alle persone con gli account compromessi, in cui è stato spiegato di aver rilevato appunto attività anormale commesse da soggetti esterni a TIM che potrebbero aver carpito i sistemi di accesso all’area clienti per alcuni utenti. TIM si è affrettata a dire che non sono stati coinvolti dati che contengono informazioni che possano abilitare funzioni di pagamento.
Per sicurezza il sistema dell’ex monopolista ha disattivato alcune credenziali, ad esempio per TIM Party e per TIM Personal.
Attacco a TIM: compromessi gli accessi di alcuni utenti a MyTIM
Quindi tutti i clienti che riceveranno il messaggio saranno costretti a reimpostare nuovamente la password al loro primo accesso all’Area privata MyTIM, presente sia sul portale ufficiale che sulla APP.
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Per la modifica TIM suggerisce comunque di non utilizzare la vecchia combinazione alfanumerica, ma di creane una totalmente nuova e differente: questo conferma quanto sia stato serio questo data breach. Ovviamente tutto il sistema dovrà essere ripristinato e sarà fondamentale individuare il punto di accesso degli hacker, ma questo comporta una temporanea disattivazione all’accesso di terze parti o a certi servizi online su cui l’utente è stato registrato.
Non solo, TIM ha inviato una notifica al Garante della privacy perché si ritiene parte soccombente e dunque lesa dell’attacco insieme ai clienti, che sono comunque invitati a contattare il prima possibile il numero dedicato 187 per avere maggiori informazioni su quanto accaduto.