Doccia fredda sul bonus Tv con rottamazione: la cifra stanziata dal governo è troppo bassa e non coprirà tutte le richieste in arrivo.
Infatti dal 23 agosto è partita l’iniziativa che punta a rinnovare il “parco” televisori in Italia. e tutti i cittadini italiani che pagano il canone potranno accedere a questo incentivo, senza alcun limite di ISEE come era precedentemente.
Tutto nasce dalla rivoluzione in atto sul Digitale Terrestre. Infatti sta cambiando il sistema di trasmissione, che cambierà banda per lasciare spazio al 5G che si posizionerà proprio sul canale 700, dove fino ad oggi viene trasmesso l’attuale panorama televisivo. Già questo dovrebbe tranquillizzare chi teme conseguenze sulla salute a causa della nuova rete per cellulari, che non lavorerà su frequenze nuove, ma già utilizzate da anni.
Detto questo la scadenza per il passaggio al digitale di nuova generazione varia da regione a regione. In pratica i televisori ed i decoder di vecchia generazione, indicativamente acquistati prima del 2017, non saranno abilitati al nuovo sistema Dvb-T2 Hevc Main10 e al nuovo formato Mpeg4. La prima data da segnare con il circoletto rosso è quella del 15 ottobre, quando un prima numero di canali televisivi inzierà a trasmettere con questa modalità, ovviamente accompagnata da un riassetto delle frequenze.
Questo significa, per chi invece ha televisori e decoder già compatibili, che sarà necessario effettuare una nuova risintonizzazione. Il passo successivo avverrà poi il 15 novembre e si procedere a livello regionale fino alla data di completamento, prevista per il 30 giugno 2022. Tutto questo però potrebbe subire slittamenti, richiesti sia dalle televisioni sia dagli utenti, visto che entrambi richiedono tempo per adeguarsi al nuovo sistema.
Pochi fondi disponibili per il Bonus Tv: lo avranno 1 su 10
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Dunque i 250 milioni stanziati dal governo potrebbero non essere disponibili per tutti. Infatti da questa cifra dovrà essere tolta la somma di 30 milioni prevista per il vecchio incentivo sui decoder e altri 120 milioni dedicati invece a chi ha un ISEE inferiore a 20mila euro.
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Questo significa che restano disponibili circa 100 milioni di euro che dovrebbero coprire con uno sconto del 20% massimo l’acquisto di una nuova tv e comunque con un massimo di 100 euro a persona. La fondazione Bordoni-Swg ha raccolto dei dati: sono 10 milioni le famiglie che rischiano di non poter vedere più il nuovo digitale terrestre ed i conti sono presto fatti: i 100 milioni saranno sufficienti appena per 1 milione di famiglie: questo significa che il restante 90% dovranno pagare il costo a prezzo pieno, pena lo schermo oscurato.