Clamorosa innovazione per il salvataggio in acqua: arriva il drone bagnino della Croce Rossa in grado di salvare fino a due bagnanti per volta.
Oramai i droni stanno prendendo sempre più piede nelle nostre attività quotidiane. Abbiamo sempre pensato ad un loro utilizzo ludico, legato magari alla possibilità di fare fotografie o video altamente spettacolari, adatti sia a dilettanti che a professionisti, ma si sono dimostrati utilissimi anche in altri ambiti. Basti pensare, ad esempio, al rilevamenti degli edifici, per verificarne lo stato, ma anche per il trasporto veloce di medicinali o di altri beni. Poi certo ci sono anche quelli non volanti, come i robot prodotti da Boston dynamics, capaci di effettuare coreografie spettacolari e addirittura quelli progettati da Elon Musk, i Tesla Bot che nella sua idea futuristica dovrebbero liberarci dal lavoro manuale.
Tornando però all’oggi, i droni si stanno rilevando utilissimi anche nelle operazioni di soccorso e salvataggio. Basti pensare a valanghe e smottamenti e frane, ma non solo visto che sono statti introdotti anche per il controllo del mare e laghi per i bagnanti. Un esempio è apparso recentemente al lago di Como, nella località di Colico, dove è stato messo in campo per una mattinata di addestramento sulla spiaggia di Piona da una squadra di salvataggio della Croce Rossa italiana – senzione Lecco.
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In realtà questo drone non vola, ma è composto da una tavoletta rossa galleggiante, comandata a distanza dai soccorritori che permette addirittura di salvare due bagnanti per volta. Chiaramente questa consente un intervento rapido, più veloce della nuotata del bagnino, ma ovviamente tutta la procedura deve poi essere completata dal gruppo di salvamento. Si è rilevata ottima anche in acqua molto mosse e, anticipando l’arrivo dell’operatore umano, consente di risolvere velocemente situazione che potrebbero diventare potenzialmente pericolose per i bagnanti.
Del resto l’intervento umano o “canino” serve sempre: basta guardare a quanto accaduto a Sperlonga, località balneare laziale, dove due famiglie in difficoltà sono state trascinate a largo sui propri materassini. A salvarli è stato l’intervento provvidenziale di alcuni cani di salvamento, dei labrador, che hanno portato a riva tutti quanti, facendo tirare un sospiro di sollievo.
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