Dopo Zoom, Skype e FaceTime, si aggiunge un’altra applicazione per le videochiamate di gruppo che promette qualità e performance mai raggiunte prime. Stiamo parlando di Horizon WorkRooms, direttamente da Facebook.
Per chi di noi è ancora in smartworking e per chi lo sarà anche in futuro, dato che dopo questa pandemia molte aziende hanno deciso di passare allo smartworking se non totale ma quasi, proprio per non riempire gli uffici, un’altra applicazione per le amorevoli call mattutine op a tarda sera, sembra far breccia nei nostri cuori (e nella nostra pazienza). Direttamente rilasciata da Facebook, stiamo parlando di Horizon Workrooms.
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Che cos’è Horizon Workrooms
Horizon Workrooms è quello che viene comunemente chiamato “un ambiente virtuale”, utilizzabile tramite Oculus Quest 2, che ci proietta direttamente all’interno di una sala conferenze “finta” nei panni di un avatar, che è possibile personalizzabile a proprio piacimento. Attorno a un tavolo si potrà interagire con gli altri invitati, anche loro seduti al tavolo fittizio, come se ci trovassimo fisicamente all’interno delle stessa stanza. un modo per riportare l’ambiente d’ufficio, anche a casa nostra, nel nostro salotto, con le ciabatte ai piedi. Insomma, immaginate una classica riunione attorno a un grande tavolo, dove c’è qualcuno che presenta le argomentazioni della riunione, chi fa domande relative ai progetti, chi ascolta passivamente facendo finta di prendere appunti, chi gli appunti li prende per davvero. Workrooms è identico a questo scenario, ma in realtà virtuale.Tra le caratteristiche che rendono Workrooms differente (e più potente) rispetto a un qualsiasi software di videoconferenza, è la comunicazione non verbale.
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Come funziona Workrooms
Workrooms per funzionare necessita di una configurazione specifica di Oculus Quest 2, che viene condotta tramite un tutorial a piccoli passi per non mandare in confusione chi lo usa per la prima volta. Dovrete mettervi alla scrivania- non sol divano!- attivare un’area d’uso statica, e poi identificare la scrivania con una procedura simile a quella usata per delimitare l’area di gioco. L’identificazione avviene in una manciata di secondi grazie alle videocamere del visore che mostrano l’ambiente che ci circonda e ci permettono di disegnare il rettangolo che include il piano della scrivania reale, per poi trasferirai su quella virtuale. Successivamente potrete anche posizionare, dove preferite, la lavagna virtuale che vi servirà in caso di illustrazioni, grafici di Power Point e altro. Il passo successivo è abilitare il tracciamento delle mani, poiché Workrooms è realizzato per essere usato in maniera naturale, quindi senza controller e senza click, ma con le mani libere. Non significa che non potrete usare anche i controller, infatti basterà attivare il riconoscimento automatico delle mani e dei controller per permettere a Quest 2 di passare automaticamente tra l’uno e l’altro sistema di input. Insomma, avete diversi modi per poter utilizzare Workrooms, che cerca in tutti i modi di trasportarvi in una realtà virtuale…del vostro ufficio.