Un’intelligenza artificiale artistica, in diversi campi. Il sistema LyricJam, creato all’Università di Waterloo in Canada, intende “aiutare gli artisti a realizzare la propria creatività” con un piccolo aiuto tech.
Siamo ormai abituati a convivere con diverse intelligenze artificiali, ma nei campi dell’arte, della musica (soprattutto nei testi più che nel suono, già ampiamente aiutato in sala produzione) le AI non erano troppo riconosciute. Almeno fino ad ora. Prima però di lanciarvi in commenti ostili, lasciateci illustrare LyricJam, il nuovo sistema intelligente che aiuterà a scrivere i testi delle canzoni e a far ritrovare “la musa ispiratrice” all’artista con il blocco della creatività. LyricJam è allora un vero e proprio sistema in tempo reale che utilizza l’intelligenza artificiale (viene chiamata AI e no, non è un errore di battitura. Si scrive davvero così) per generare linee di testo per la musica strumentale dal vivo, ed è stato creato dai membri del Natural Language Processing Lab dell’Università di Waterloo, in Canada. Da diversi anni, il gruppo di lavoro su questo progetto di ingegneri del suono e informatici, guidato da Olga Vechtomova, sta ricercando applicazioni creative attraverso l’AI.
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Come funziona LyricJam nel dettaglio
LyricJam è stata creata per rendere la vita degli artisti, un po’ più semplice. Non è facile non trovare le parole (e noi lo sappiamo bene) quando è esattamente quello che ti paga da vivere. Mentre un musicista o una band suona musica, il sistema riceve continuamente le clip audio grezze, non ancora perfezionate, che la rete neurale elabora per generare nuove linee di testo. Testi in rima, malinconici, felici, tristi, insomma di ogni genere. Gli artisti possono quindi utilizzare le linee per comporre i propri testi delle canzoni.
“Lo scopo del sistema non è scrivere una canzone per l’artista”, spiega Vechtomova. “Invece, vogliamo aiutare gli artisti a realizzare la propria creatività. Il sistema genera linee poetiche con nuove metafore ed espressioni, guidando potenzialmente gli artisti in direzioni creative che non hanno mai esplorato prima”. Un altro risultato ha evidenziato l’aspetto co-creativo dell’esperienza. I partecipanti allo studio, in fase di sperimentazione, hanno commentato di aver visto il sistema come un partner di jamming senza competitività (di sicuro senza litigate) e si sono sentiti incoraggiati e fiduciosi nel suonare i loro strumenti musicali anche se non stavano cercando di scrivere testi, ma per divertimento. Da quando LyricJam è stato lanciato a giugno di quest’anno, oltre 1.500 utenti in tutto il mondo l’hanno provato e si sono detti soddisfatti.
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“Una scoperta inaspettata è stata che i partecipanti si sono sentiti incoraggiati dalle linee generate a improvvisare“, ha detto Vechtomova. “Ad esempio, le linee hanno ispirato gli artisti a strutturare gli accordi in modo leggermente diverso e a portare la loro improvvisazione in una nuova direzione rispetto a quanto originariamente previsto. Alcuni musicisti hanno anche utilizzato le linee per verificare se la loro improvvisazione avesse avuto l’effetto emotivo desiderato”.