Rivoluzione in vista per i droni e il loro volo. Dopo il successo dei voli di Ingenuity, il piccolo drone “aiutante” di Perseverance su Marte, Qualcomm ha deciso di sviluppare una piattaforma con la connettività 5G integrata per permettere ai droni di volare in autonomia anche oltre la linea del visibile.
Qualcomm è una società statunitense di ricerca e sviluppo nel campo delle telecomunicazioni senza fili con sede a San Diego, in California (USA). Fu fondata nel 1985 da Irwin Jacobs e Andrew Viterbi che precedentemente fondarono Linkabit. E’ tra i primi 5 produttori di semiconduttori per vendite nel mondo, sviluppandoli direttamente pur non producendoli internamente, affidandosi a tal scopo a società terze (Samsung e TSMC).
Qualcomm, la nuova piattaforma per i droni avrà un supporto per il 5G
Qualcomm ha annunciato la nuova piattaforma hardware per lo sviluppo di droni, Qualcomm Flight RB5 5G, con protagonista il supporto per la connettività 5G. La novità ha della rivoluzione, dal momento che apre scenari in cui il drone può effettuare voli ben oltre la linea di visibilità tra operatore e macchina, e quindi apre un ventaglio di possibili utilizzi molto più ampio di quello attuale.
La piattaforma annunciata è dotata anche di un potente processore per applicazioni di Intelligenza Artificiale e Machine Learning per fare in modo che i droni possano anche volare in modo autonomo. Questa possibilità dà alla soluzione Qualcomm la connotazione di prodotto indirizzato principalmente per lo sviluppo di droni per uso professionale.
La piattaforma Qualcomm Flight RB5 5G è basata su processore Kryo 585, prodotto su nodo a 7 nm, con quattro core ad alta potenza Kyro Gold e quattro ad alta efficienza Kyro Silver, con una frequenza di clock fino a 2,84 GHz e supporto fino a 16 GB di RAM.
La CPU è affiancata da un processore di immagine dedicato Spectra 480 ISP che supporta sensori fino a 200 Megapixel, video 8K fino a 30 fps e 4K HDR a 120 fps. La banda passante è sufficiente per gestire lo stream di dati di fino a 7 videocamere attive contemporaneamente.
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E’ dotata anche di un processore grafico Adreno 650 Visual Processing Subsystem, che integra funzioni di GPU e di VPU (Video Processing Unit). Il “cervello” per le funzioni di Intelligenza Artificiale è costituito invece dal tensor accelerator Hexagon 698 DSP da 8 TOPS che potrà essere utilizzato per eseguire avanzate funzioni di computer vision direttamente a bordo del velivolo.
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Per la connettività 5G è stato pensato un supporto per le cosiddette frequenze “millimetriche”, con velocità massima di 3,7 Gbit/s in download e 2,2 Gbit/s in upload e c’è naturalmente il supporto anche per le reti LTE, 3G e 2G. A ciò si aggiunge la connettività Wi-Fi 6 a lungo raggio per il collegamento non solo all’unità di controllo, ma anche per le comunicazioni “drone a drone” e il volo in “sciame”.