Riconoscimento facciale: creato un software in grado di aggirare i controlli. La cyber security è davvero inespugnabile? Da Israele vengono mostrate le lacune.
La vulnerabilità della cyber security è ancora al centro delle polemiche. Questa volta a gettare luci e ombre su un modello a detta di molti inespugnabile, il software che alcuni ricercatori israeliani hanno creato per raggirare alcuni tra i controlli più efficaci del pianeta. Nove i volti sviluppati mezzo software in grado di falsificare le identità ai controlli.
In molti la ritengono tra le più sicure, ma la tecnologia che sta alla base del riconoscimento facciale può essere “facilmente” espugnata. A provarlo alcuni ricercatori israeliani, i quali hanno creato nove volti in grado di superare i controlli “fregando” i software alla base del riconoscimento facciale.
I ricercatori di informatica ed ingegneria elettrica dell’Università di Tel Aviv ci sono riusciti. Il 40% dei casi in cui viene analizzato il volto può essere effettivamente raggirato. Si tratta di nove facce che, in quattro casi su dieci, sarebbero in grado di ingannare i sistemi di identificazione biometrica. Un risultato incredibile se si pensa che i software, in grado di riconoscere i nostri volti, sono tra i più sofisticati ed efficienti presenti ad oggi.
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Cyber security sempre più a rischio: dati biometrici non più così sicuri
La storia dei ricercatori israeliani si accoda ad una serie di altri esperimenti con al centro la sicurezza dei nostri dati e dei software di riconoscimento dei dati biometrici. Quest’ultimo caso conferma, ancora una volta, che è possibile ingannarli e raggirarli grazie a studio e ricerca degli addetti ai lavori.
I due alleati nel successo dei ricercatori di Tel Aviv sono stati l’intelligenza artificiale ed il machine learning, sempre più centrali anche nel mondo delle truffe online e nel furto dei dati sensibili. Grazie ai due elementi è stato possibile dare vera e propria vita ai nove volti attraverso reti neurali ed algoritmi. Dei numerosissimi volti creati negli anni, solo nove sono stati in grado di risultare “più performanti” sotto l’aspetto dei raggiro dei controlli.
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Si tratta di un primo step di ciò che ci aspetta in futuro. Da considerare un’altra tecnologia, sempre più popolare e ottimizzata: il deep fake. Questa, mescolata all’IA ed al machine learning, potrebbe rendere molto più semplice, in futuro, raggirare i controlli dei dati biometrici, rendendo sempre più vulnerabili i sistemi di sicurezza.