A poca distanza dall’arrivo del cashback, ora sembrerebbe esserci un rimpiazzo. Si tratta di un bonus bancomat che può arrivare fino a 480 euro.
La pandemia di Covid-19 del 2020 ci ha lasciato diversi segni, non solo fisici e psicologici, ma anche a livello economico. Molti di noi hanno dovuto stringere la cinghia, cercare un altro lavoro, lavorare da casa. Ma qualcosa si è smosso e c’è stato un forte ampliamento della mole di sussidi e bonus elargiti dallo Stato ai cittadini, in special modo alle categorie più colpite dalla crisi economica che ne è seguita, senza che potessimo fare nulla per impedirlo.Oltre a preoccuparsi di sostenere le imprese, i singoli liberi professionisti e le famiglie che hanno subito le conseguenze più atroci dei provvedimenti di chiusura, necessari a fronteggiare la pandemia e a limitare i contagi, il Governo ha inoltre sfruttato l’occasione per imprimere una accelerazione ai processi di digitalizzazione dei pagamenti. Cosa vuol dire? Vuol dire che il governo, per evitare riciclaggio di denaro, dare sussidi per determinate spese e tener conto del tracciato dei pagamenti tramite POS, ha introdotto il CashBack.
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Cashback sostituito da Bonus Bancomat ?
Il governo Draghi ha adesso sospeso il cashback per introdurre questa nuova misura, il Bonus Bancomat. L’obiettivo ovviamente resta comunque quello su cui era basato il cash back, ovvero di contrastare l’evasione fiscale utilizzando pertanto carte o mezzi di pagamento elettronico tracciabili, a discapito del pagamento in contanti, che sta via via scemando. Con il Decreto-Legge n° 99 del 30 giugno 2021 “Misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese»” il Governo ha introdotto una serie di nuove e bisognose misure, volte a riorganizzare in parte le norme che regolano la riscossione della TARI, il contenimento delle tariffe energetiche e, appunto, gli incentivi all’uso della moneta elettronica. Il bonus bancomat è legato sia al tipo di POS che si va ad utilizzare, sia all’introito annuo accumulato. Ad esempio, gli esercenti con un guadagno fino a 200.000 euro hanno diritto a una percentuale di credito di imposta più alta.
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Come funziona il Bonus Bancomat
Il bonus bancomat è esclusivamente destinato agli esercenti e basta. Può ottenere il bonus bancomat solo chi ha una partita IVA aperta e funzionante e permette ai clienti di pagare con un mezzo elettronico collegato al registratore di cassa (il cosiddetto POS per esempio). E’ bene chiarire che il bonus bancomat si rivolge esclusivamente “agli esercenti attività di impresa, arte o professioni”. Non possono richiederlo tutti, in sostanza. Ciò significa in poche parole che tutti i commercianti al dettaglio o i professionisti che vendono i propri servizi possono beneficiare di un vero e proprio rimborso delle spese sostenute per dotarsi di strumenti di pagamento elettronici (per il noleggio, il rimborso è di 160 euro). Una piccola guida:
- il 70% della spesa sostenuta per acquisto o noleggio di strumenti di pagamento elettronici a tutti i soggetti i cui ricavi e compensi siano inferiori ai 200 mila euro;
- il 40% della spesa sostenuta per acquisto o noleggio di strumenti di pagamento elettronici a tutti i soggetti i cui ricavi e compensi si attestino tra i 200 mila e 1 milione di euro;
- il 10% della spesa sostenuta per acquisto o noleggio di strumenti di pagamento elettronici a tutti i soggetti i cui ricavi e compensi si attestino tra i 1 milione e 5 milioni di euro.
Come richiederlo? semplice. Bisogna rivolgersi la proprio commercialista.