Instagram annuncia una stretta sui messaggi offensivi, sia in Direct Message che nel Feed, per evitare che si sfoci in veri e propri abusi e che venga fatto “hating” nei confronti di personaggi pubblici e semplici privati cittadini.
La decisione nasce dalle pesanti dimostrazioni di haters nei confronti dell’atleta Simone Biles, la quale ha scelto di non gareggiare alle Olimpiadi di Tokyo perché affetta da una forma di stress mentale che la porta a perdere coscienza spazio-temporale. I commenti e i messaggi in Direct Message arrivati all’atleta hanno convinto i responsabili del social a istituire nuove forme di sicurezza.
Instagram, arrivano “Limiti”, “Notifiche” e “Hidden Words”
La prima novità di Instagram, nell’ottica di limitare i commenti negativi e i messaggi diretti di natura sgradevole è rappresentata dal lancio a livello mondiale della funzionalità cosiddetta Limiti, una feature facile da attivare che nasconde automaticamente i commenti e le richieste nei Direct Message di persone che non seguono il proprio account o lo fanno da poco. Questo tipo particolare di funzione è particolarmente utile per i personaggi pubblici, ma può essere utile anche per persone “normali” che possono essere oggetto di scherno.
Instagram ha poi attivato la funzione Notifiche, che prevede appunto delle notifiche più severe per quelle persone che cercano di pubblicare commenti che potrebbero essere considerati offensivi e causare disagio a chi li riceve.
Infine, ecco la funzione Hidden Words, una funzione opt-in, ossia che va abilitata appositamente, che è stata già rilasciata già in diversi Paesi, che filtra automaticamente i commenti offensivi ricevuti via Direct Message in una cartella nascosta, offrendo all’utente di Instagram la possibilità di non vederli.
Non è inusuale infatti che, oltre ai personaggi noti, molte persone comuni ricevano commenti offensivi o messaggi diretti poco gradevoli per questo o quell’altro motivo. Molte persone infatti sono oggetto di body shaming, o di discriminazione sociale o razziale, da parte dei cosiddetti “haters”.
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Un “hater” è, per definizione, chi in Internet e in particolare nei siti di relazione sociale (social network come Facebook, Instagram e simili) di solito approfittando dell’anonimato, usa espressioni di odio di tipo razzista e insulta violentemente individui, specialmente se noti o famosi, o intere fasce di popolazione (stranieri e immigrati, donne, persone di colore, omosessuali, credenti di altre religioni, disabili, ecc.).
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Instagram in questo senso è molto attento e si sta adoperando fattivamente affinché questo tipo di manifestazioni vengano combattute e debellate una volta per tutte. E le nuove funzioni di “Insta” cadono a fagiolo.