E’ incredibile pensare che siano già passati 40 anni dalla nascita del primo personal computer, lanciato sul mercato dalla IBM e “clonato” sin dai suoi primi mesi di vita.
Per l’esattezza sono passati 40 anni e un giorno, dal momento che il PC IBM fu lanciato il 12 agosto 1981: al Waldorf Astoria di New York, all’epoca uno degli hotel più rinomati della Grande Mela, fu presentato infatti il 5150, primo personal computer della grande azienda di Armonk.
Il personal computer della IBM costituì all’epoca una vera e propria rivoluzione, anche se naturalmente il suo costo era molto elevato: nel 1981. Nei primi mesi ne furono venduti quasi 200mila esemplari, a dimostrazione di quanto fosse gradito al grande pubblico.
La novità fu così tanto gradita che nell’immediato futuro nacquero subito i primi cloni del 5150, i cosiddetti PC IBM compatibile. Il modello 5150 fu venduto fino al 1987: possedeva un microprocessore x86, primo computer nel suo genere a possederlo, e fu sostituito nel futuro dall’IBM Personal Computer XT.
A dimostrazione di quanto la tecnologia corra a passo spedito, a distanza di 40 anni dal lancio di questo Personal Computer, a breve la IBM lancerà il suo primo computer quantistico a più di 1000 qubit.
La “forma” del Personal Computer ha ispirato, dal 1981 in poi, tutta l’architettura dei personal computer da allora, anche se poi nel 2004 la compagnia ha smesso di produrre modelli di questo genere.
La International Business Machines Corporation (comunemente nota come IBM, e soprannominata “Big Blue”), è un’azienda statunitense, la più anziana e tra le maggiori al mondo nel settore informatico. Produce e commercializza hardware, software per computer, middleware e servizi informatici, offrendo infrastrutture, servizi di hosting, cloud computing, intelligenza artificiale, quantum computing e consulenza nel settore informatico e strategico.
E’ anche un’importante organizzazione di ricerca scientifica, detenendo il record per la maggior parte dei brevetti statunitensi generati da un’azienda (al 2020) per 27 anni consecutivi; attiva anche nell’ambito della computazione quantistica, ha inoltre prodotto il primo computer quantistico in cloud chiamato IBM Q Experience e producendo il primo vero computer quantistico commercializzabile, denominato IBM Q System One.
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IBM ha annunciato nell’ottobre 2020 che si sta dividendo in due società pubbliche separate. Il futuro obiettivo sarà il cloud computing ad alto margine e l’intelligenza artificiale, costruiti sulla base dell’acquisizione di Red Hat nel 2019.
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La nuova società “NewCo”, ancora da nominare formalmente, creata dall’unità Global Technology Services Managed Infrastructure Services, avrà 90.000 dipendenti, 4.600 clienti in 115 paesi, con un portafoglio ordini di $ 60 miliardi. Lo spin off di IBM sarà maggiore di qualsiasi delle sue precedenti cessioni e sarà accolto con favore dagli investitori.
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