Ottenere un rimborso da Amazon solitamente non è difficile. Il grande e-commerce fondato da Jeff Bezos spessissimo accoglie le richieste di clienti scontenti di prodotti non conformi alla richiesta o difettosi, effettuando cambi, resi e rimborsi.
Una politica decisamente favorevole sia ai clienti che al colosso delle vendite online. Infatti Amazon, seppure non sia responsabile dei difetti di prodotti venduti da fornitori terzi, lo scorso anno è stato ritenuto responsabile, da parte di una corte statunitense, dei prodotti di terzi conservati nei propri magazzini. Ragion per cui ha cambiato la sua policy sui reclami, almeno negli States.
Amazon rimborsa tutti, ma i fornitori si devono assicurare
In pratica Bezos ha deciso che a partire dal 1 settembre 2021, per tutti i reclami effettuati da parte dei clienti e ritenuti validi da Amazon, potranno essere effettuati rimborsi fino a 1000 dollari. Una cifra ingente se si considera che l’80% dei reclami presentati dai clienti nei confronti dell’e-commerce vengono accettati.
Ma Bezos sembra aver scelto la politica più semplice: pagare piuttosto che impelagarsi in cause legali che alla lunga svuoterebbero le casse di Amazon di cifre ben più alte. Aprire un file legale infatti, oltre alle questioni legate alla burocrazia, costerebbe all’azienda ben più dei 1000 dollari restituiti, a torto o a ragione, al cliente scontento.
«Si dice che ad ogni rinuncia, corrisponde una contropartita». Così cantava Carmen Consoli qualche anno fa, ed è il pensiero che probabilmente è passato per la testa a Bezos, quando ha deciso che i fornitori dei prodotti venduti da e tramite Amazon, debbano sottoscrivere un’assicurazione chiamata Amazon Insurance Accelerator, per potersi tutelare da eventuali reclami con rimborsi molto alti.
Ovviamente la sottoscrizione dell’assicurazione non è assolutamente obbligatoria da parte dei fornitori, ma essendo una tutela sui prodotti che vengono venduti dai fornitori e che non è coperta da Amazon, probabilmente i professionisti che si dovessero trovare di fronte a un reclamo e non avessero questa polizza attiva, ci andrebbero a rimettere di tasca propria.
Il programma Amazon Insurance Accelerator è frutto di una partnership tra il colosso dell’e-commerce e il broker Marsh McLennan per aiutare i venditori di piccole imprese a ottenere una copertura di responsabilità del prodotto a prezzi accessibili.
Per aiutare i venditori di terze parti a garantire in modo più semplice e conveniente un’assicurazione sulla responsabilità del prodotto, Marsh ha curato un gruppo di assicuratori leader di piccole imprese commerciali e fornitori di distribuzione assicurativa digitale assicurati per supportare Amazon Insurance Accelerator.
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Un nuovo mandato di Amazon richiede ai venditori di terze parti di garantire la copertura della responsabilità del prodotto dopo aver raggiunto $ 10.000 di vendite in un mese, anziché tre mesi, su Amazon.
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Attraverso il nuovo Insurance Accelerator, i venditori di piccole imprese con sede negli Stati Uniti possono ottenere preventivi sulla responsabilità del prodotto e acquistare una polizza che soddisfi le loro esigenze e i nuovi requisiti di copertura di Amazon.