Come far piovere a comando: ora possibile “creare” la pioggia con dei droni

Si sa che negli Emirati Arabi, come in molti altri Paesi del mondo (o in alcune aree con maggiore siccità) il problema della pioggia che manca è annoso e nocivo. Negli anni, gli scienziati hanno escogitato una serie di “tricks” per causare maggiori piogge o recuperare acqua per le piantagioni e i territori anche da sottosuolo. Tra questo anche il “cloud seeding”, una tecnica spesso ottenuta con sostanze chimiche, che oggi invece viene realizzata anche grazie a dei droni.

Cloud seeding con droni (Adobe Stock)
Cloud seeding con droni (Adobe Stock)

Gli Emirati Arabi Uniti stanno utilizzando, in questi giorni, proprio la tecnica del cloud seeding con droni, per stimolare le nuvole a generare pioggia e irrorare dei territori che per questioni climatiche sono aridi e rischiano grosso a causa della siccità.

Cloud seeding, la pioggia indotta coi droni è meno nociva per l’ambiente

Cloud seeding (Adobe Stock)
Cloud seeding (Adobe Stock)

Ma cosa è il cloud seeding? Con inseminazione delle nuvole, semina delle nuvole o ancora col termine inglese di cloud seeding si intende una tecnica di modificazione del clima che mira a cambiare la quantità ed il tipo di precipitazione attraverso la dispersione nelle nubi di sostanze chimiche che fungano da nuclei di condensazione per favorire le precipitazioni.

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Questa tecnica può essere impiegata sia per aumentare la piovosità in zone aride sia per prevenire la formazione di grandine in fronti temporaleschi. Le sostanze possono essere disperse da aerei, rilasciate da dispositivi a terra, o veicolate tramite uso di razzi o cannoni antiaerei. In base alla tecnica impiegata, queste possono essere iniettate direttamente nelle nuvole, lasciate cadere al di sopra di esse oppure disperse al di sotto delle nuvole affinché siano trasportante al loro interno dalle correnti ascensionali.

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Onde evitare di esagerare con la dispersione di sostanze chimiche nell’aria, per non inquinare ulteriormente l’atmosfera o creare piogge acide, gli Emirati Arabi Uniti hanno pensato di effettuare il cloud seeding con dei droni. Questi ultimi utilizzano delle scosse elettriche per innescare la produzione di pioggia dalle nuvole. L’obiettivo a livello chimico è cambiare l’equilibrio della carica elettrica sulle goccioline d’acqua delle nubi, in modo che si aggreghino e cadano al terreno sotto forma di pioggia.

La tecnica pare abbia dato i suoi frutti date le precipitazioni intense che si sono viste nei giorni scorsi nel Paese. Purtroppo hanno anche generato alcuni disagi, dal momento che le piogge che sono cadute sono state di tipo torrenziale e hanno causato allagamenti e fastidi alla popolazione. Ma questo è il risvolto della medaglia di esperimenti che, a ogni buon conto, sono fatti per il bene del Paese.

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