Vodafone per la sicurezza, a piedi o in auto, in bici o ovunque. E’ con questa filosofia che l’operatore telefonico mobile e di rete fissa ha messo in commercio il suo nuovo Smart Tracker GPS, chiamato Curve, un accessorio quantomai necessario.
Ma di cosa si tratta, in soldoni? Lo smart tracker GPS di Vodafone altro non è che un piccolo accessorio dotato di segnale GPS che aiuta a non perdersi e a non perdere oggetti (o persone) alle quali lo si tiene attaccato.
“Vodafone Curve, trovare non è mai stato così bello”
Vodafone Curve è una risorsa decisamente innovativa che l’operatore telefonico ha lanciato in questi giorni. Curve infatti diventa smart grazie alla Vodafone Smart SIM integrata e utilizza la tecnologia GPS, Bluetooth, Wi-Fi e Cellulare per individuare la sua posizione.
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A differenza dei tracker solo Bluetooth che hanno una portata limitata, Curve può inviare aggiornamenti al tuo smartphone anche se lontano da te. Per fare questo bisogna però attivare un servizio di connettività con Vodafone, che costa 3 euro al mese.
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Ed è di questi giorni la notizia che Vodafone ha deciso di abbassare il canone del suo servizio per Smart Curve a partire dal 24esimo mese di sottoscrizione, scendendo a soli 1,99 euro al mese.
Lo smart tracker GPS inoltre possiede una luce a led che può essere posizionata ad esempio nella parte posteriore della bicicletta nel caso si stesse viaggiando su una strada buia, ed ha un accessorio portachiavi che lo rende versatile e consente di tenerlo sempre con sé anche in borsa o in tasca.
Niente più oggetti perduti con Vodafone, quindi, grazie a questo piccolo accessorio tondo (somiglia un po’ ad Alexa, ma è decisamente più piccino e serve a tutt’altro) disponibile sul sito di Vodafone a 59 euro nella sua versione completa con predisposizione per la Smart SIM.
Se dal lato della gadgettistica tutto va bene, intanto, su altri fronti la comagnia si trova a dover gestire questioni spinose. E’ di ieri 3 agosto infatti la notizia che Agcom ha deciso di multare la compagnia inglese, insieme a Tim e WindTre, per non aver saputo gestire la questione dei servizi premium.
In sostanza le tre compagnie non sono riuscite (o non si sono applicate) a evitare l’attivazione involontaria dei servizi a pagamento premium per i suoi clienti e soprattutto, e questa è la causa della salatissima multa, non è stata in grado di gestire i dovuti rimborsi e recessi. Per Vodafone si tratta di una multa di oltre 750.000 euro.