Apple vuole denunciare tutti gli utenti iPhone che tengono materiale pedopornografico su iCloud: parte la scansione globale.
Stiamo parlando di una piaga orribile, che purtroppo il web ed il digital ha consentito di dilagare in tutto il globo. Purtroppo esistono utenti che utilizzano il proprio spazio virtuale, messo e disposizione dalla società americana, per conservare materiale porno sui minori. La maggior parte di questa pratica spregevole e vietata avviene nel dark web, in quella parte della rete che è fuori dai normali canali di ricerca ed accessibile solo attraverso sistemi riservati e criptati.
Le polizie di tutto il mondo sono a caccia di questi criminali, che utilizzano ogni soluzione informatica per nascondere quello che poi viene condiviso nella loro comunità. Ma in tanti stanno commettendo un grave errore che potrebbe facilitarne il tracciamento. Vengono utilizzati i sistemi di cloud messi a disposizione dalle grandi aziende. Sono quelli che tutti hanno per salvare documenti, immagini o video, come Google Drive, Dropbox, Amazon Photos e appunti iCloud.
Apple in campo contro la pedopornografia: caccia ai contenuti su iCloud
La multinazionale americana vuole fermare questa pratica e così ha annunciato che scansionerà tutte le foto caricate dai propri utenti su iCloud e quindi salvate sui suoi dispositivi. Nel caso in cui vengano trovate foto vietate, i responsabili saranno denunciati alle autorità competenti. Per salvaguardare la privacy però sarà utilizzato un sistema basato su codici cifrati.
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Il sistema è stato spiegato dalla CNN: le foto saranno trasformate in un set di simboli che sarà confrontato con un database messo a disposizione dalle associazioni contro la pedopornografia. Tra queste c’è anche il National Center for Missing and Exploited Children. Questo sistema sarà anche in grado di capire se ci sono stati dei piccoli cambiamenti come tagli o applicazioni di filtri.
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Per garantire la denuncia di persone innocenti sarà poi applicato un ulteriore software che sarà in grado di effettuare ulteriori verifiche capaci di rendere la percentuale di errore inferiore a uno su un trilione. Nel caso in cui venga rilevata una foto vietata, il sistema lancerà un avviso agli operatori che controlleranno se questa fa parte del database a disposizione. In caso positivo l’account sarà subito chiuso e poi denunciato alle forze dell’ordine.