Spotify lancia una nuova formula di abbonamento: ecco Spotify Plus, un servizio che in moltissimi attendevano e che ora è finalmente realtà.
Come al solito quando di parla di novità, la prima fase tocca pochi, pochissimi fortunati. Non da meno il caso Spotify Plus, il nuovo servizio di abbonamento lanciato dal servizio di streaming musicale più famoso al mondo e che, nei prossimi mesi, potrebbe essere disponibile per tutti. Ma di cosa si tratta? Altro non è che una via di mezzo fra la versione Free del servizio di ascolto musicale e quella Premium.
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Spotify Plus: un’idea geniale che accontenta tutti
Le interruzioni pubblicitarie nell’abbonamento Spotify Plus sono presenti, quel che cambia però è la possibilità di saltare senza alcun limite imposto i brani in ascolto. A differenza della versione Free, dove il limite è bloccato a 6 brani, Spotify Plus vi permetterà di navigare senza nessuna interruzione fra tutti i vostri brani. Un’altra grande limitazione di Spotify Free riguarda la non possibilità di scegliere liberamente quale brano ascoltare da una playlist, album o dai brani presenti in La Mia Libreria. Con Spotify Plus sarà possibile farlo.
Il costo dell’abbonamento? Soli 0,99$ al mese, vale a dire un decimo del costo attuale dell’abbonamento Premium, che attualmente viene proposto a 9,99€/$ mensili. L’idea di un abbonamento che permetta, previo pagamento di una piccolissima somma, di saltare i brani all’infinito, la troviamo geniale e molto intelligente. In molti lamentano più di ogni altra cosa l’impossibilità di saltare la riproduzione dei brani, ancor più della presenza – a volte massiccia – di pubblicità.
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Una soluzione che farà felici gli utenti e che permetterà comunque a Spotify di guadagnare dalle inserzioni pubblicitarie nonché dagli utenti che pagheranno ogni mese una cifra quasi simbolica al servizio di streaming musicale. Va da sé che prima di vedere il nuovo abbonamento prendere vita ed essere disponibile per tutti potrebbero passare poche settimane fino ad addirittura anni. Per fare un esempio, la funzione lossless è stata introdotta quest’anno, ma nel 2017 partivano i primi test.