Il 6 agosto è alle porte, e porta con sé la novità dell’estate 2021: l’obbligatorietà del Green Pass, da esibire genericamente in luoghi chiusi come ristoranti, palestre e piscine, ed in tutti i posti (anche all’aperto) dove si può presumibilmente creare dell’assembramento di persone.
Domande sullo svolgimento delle nuove regole ne sono sorte tante, polemiche anche di più. Soprattutto sui social, la diatriba tra pro-vax e no-vax, è esplosa a livelli inimmaginabili. E forse quello che ha realmente causato tanta polemica è la confusione rispetto a come e dove esporre questo Green Pass e, soprattutto, la convinzione che sia una limitazione della libertà personale.
Green Pass, dove esporlo è obbligatorio e dove non lo è
Che uscire col Green Pass da adesso in poi sia consigliato, è fuori di dubbio. Non è difficile portarlo con sé, in quanto chiunque abbia uno smartphone di default ha il documento inviato dal Ministero della Salute sulle varie App (vedi “App IO“, “Immuni” etc). E per chi, come le persone più anziane, non ha un telefonino di ultima generazione, la stampa nel portafoglio è una sicurezza.
LEGGI ANCHE >>> Attenzione al Cielo di questo mese, ci saranno pianeti giganti e tante stelle cadenti spettacolari
E vediamo ora dove è assolutamente necessario esporlo. Sicuramente nei luoghi di possibile assembramento come palestre, piscine e musei. In questi luoghi, tutte le persone che ci lavorano hanno il diritto e il dovere di richiedere di vedere il Green Pass per poter permettere l’accesso agli avventori nei locali.
LEGGI ANCHE >>> Italia fra le peggiori in assoluto: una media di 600 attacchi hacker ogni giorno
Quindi non solo pubblici ufficiali nell’espletamento delle loro normali funzioni, ma anche gestori di piscine, palestre e cassieri di musei e uscieri. O chiunque si trovi a lavorare alle entrate di sagre e feste, dove anche se la festa si svolge all’aperto, l’assembramento e il rischio di contagio sono dietro l’angolo.
Per quanto riguarda i ristoranti, l’obbligatorietà sembra decadere. Sembra infatti che l’esposizione quando si va a cena fuori sia a discrezione del proprietario del locale, che può decidere se richiederlo o meno agli avventori e, soprattutto, ha piena discrezionalità anche nei confronti della misurazione della temperatura corporea.
I “no-Pass” possono quindi dormire sonni tranquilli e godere le loro cene fuori in pace? Ni… non è detto che ai ristoratori vada bene non richiedere il Pass solo per un tavolo rempito in più. Un rischio insomma recarsi in un ristorante e magari vedersi respingere per mancanza di “lasciapassare”.
Ma come è possibile verificare il Green Pass e la sua originalità? Esiste l’app Verifica C19, un’applicazione mediante la quale, scansionando il QR Code dei clienti, i pubblici ufficiali e tutti coloro che hanno l’autorizzazione a richiedere il Green Pass ne possono verificare la autenticità e scongiurare le truffe da parte di chi ha Green Pass contraffatti.