I principali miner, i cosiddetti “estrattori” di Bitcoin, si sono alleati assieme per contrastare il fenomeno dell’inquinamento provocato dall’estrazione della stessa criptovaluta.
Del resto come molti di voi sanno, o per coloro che invece ne sono all’oscuro, “produrre” Bitcoin è un lavoro che causa un dispendio di energia elettrica, di corrente, decisamente sovraumano, anche perchè per poter estrarre la moneta virtuale bisogna realizzare delle reti di computer con varie schede grafiche unite fra di loro che necessitnoa di un apporto di energia a dir poco mastodontico.
I MINER DI BITCOIN SI ALLEANO PER DARE VITA AD UNA PRODUZIONE ECOSOSTENIBILE
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A lanciare l’allarme per primo era stato Elon Musk, il miliardario imprenditore sudafricano di Tesla che poco tempo fa aveva spiegato: “Le criptovalute sono una buona idea sotto diversi aspetti e crediamo che abbiano un futuro promettente. Ma questo futuro non può avvenire a costi elevati per l’ambiente”. Musk aveva quindi puntato il dito nei confronti dell’inquinamento provocato dai miner per poi fare ritorno sui suoi passi dopo le buone notizie giunte in tal senso dal settore. Una presa di posizione che come vi avevamo già raccontato ha fatto oscillare fortemente il valore dei Bitcoin, passati dal picco storico di 59.423 dollari a pezzo del 10 maggio, fino al ribasso a 28.521, meno della metà, il 23 dello stesso mese.
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Del resto il problema dell’inquinamento è tutt’altro che da sottovalutare tenendo conto che, se i “minatori” si riunissero assieme formando una nazione, risulterebbero essere il trentesimo paese al mondo come consumo di energia elettrica davanti all’Argentina, così come spiegato dal Cambridge Centre for Alternative Finance. Michael Saylor, Ceo di MicroStrategy, ha spiegato di aver incontrato i “principali miner di Bitcoin in Nord America” nonché Musk, con l’obiettivo di creare un Bitcoin Mining Council, ovvero, una sorta di commissione con l’obiettivo di “promuovere l’uso di energia in modo trasparente e accelerare le iniziative di sostenibilità in tutto il mondo”, un incontro confermato anche dallo stesso sudafricano che attraverso Twitter aveva fatto sapere di aver appunto “parlato con miner nordamericani” e di aver ricevuto da loro rassicurazioni sul fatto che si siano “impegnati a pubblicare un piano aggiornato per usare energie rinnovabili e di chiedere ai miner di tutto il mondo di fare lo stesso”. Tutti i miner hanno confermato a The Verge la volontà di “educare il mercato che il mining sostenibile è possibile ed è anzi una priorità”.