Un pezzo da collezione per gli appassionati di criptovalute. Arriva da Sirin Labs il primo blockchain smartphone, Solarin, creato appositamente per tutti coloro che lavorano, investono o sono solo curiosi relativamente agli asset in criptovaluta.
Al costo di circa 12.000 euro, questo cellulare più che innovativo, creato appositamente per gestire gli asset di chi investe in criptovaluta e per mantenere altissimo il livello di privacy dei suoi utenti, è un vero pezzo da collezione.
Smartphone per criptovalute, ecco tutti i dettagli
Nome completo: Sirin Solarin. Questo è il nome di battesimo del primo smartphone destinato a chi opera nel mondo delle criptovalute, inizialmente costruito per essere venduto alla famiglia Assange e, per stessa ammissione dell’azienda produttrice, “l’unico device al mondo rivolto ad un mercato di nicchia e non di massa che impedisce qualsiasi attacco hacker alla sicurezza dei vostri dati e della vostra privacy“.
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Realizzato con oltre 2.500 componenti, questo smartphone è realmente impermeabile a qualsiasi attacco hacker, intercettazione o violazione della privacy. Il primo modello è stato creato nel 2017 e anche se sono passati 4 anni da allora, quel modello a conchiglia è rimasto impresso nella memoria dei suoi fan e oggi ancora è ritenuto il miglior telefono per chi ama il mondo della blockchain, tanto da essere disposto a spendere 12.000 euro (per la precisone, 12.356 euro.
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Decisamente il costo viene giustificato dalle specifiche tecniche di un device che è più che innovativo. Eccole di seguito elencate:
- display IPS da 5.5 pollici. Risoluzione 2K e protezione Corning Gorilla Glass 4;
- sistema audio a tre speaker con amplificatore;
- SoC Qualcomm Snapdragon 810;
- fotocamera posteriore da 23.8 megapixel con laser autofocus e flash a quattro tonalità;
- batteria al litio con ricarica veloce, Qualcomm Quick Charge compatible.
A livello di software, il telefonino per criptovalute funziona con sistema operativo Android, mentre a livello di hardware ha una funzione decisamente singolare: tramite un interruttore posto sul retro di Solarin, il telefono passa a modalità di comunicazione schermate, disattivando la maggior parte delle componenti smart e lasciando passare soltanto chiamate e SMS criptati.
“L’attuale generazione di dispositivi intelligenti compromette la sicurezza dell’utente. Riteniamo che l’economia digitale del futuro non possa tollerare questo compromesso: l’architettura dei dispositivi richiede un cambiamento radicale che consenta un alto livello di sicurezza, mantenendo al contempo un’esperienza utente eccellente. Questi dispositivi sono i primi smartphone progettati per resistere a consistenti attacchi informatici. Godono della funzionalità del sistema operativo Android, oltre ad una suite di servizi di sicurezza informatica”. Queste le dichiarazioni dei portavoce di Sirin Labs, startup israeliana, a proposito del loro prodotto di punta.