Incredibile giro d’affari pirata legato al certificato, su Telegram il business si sta diffondendo a macchia d’olio.
Come tutti quanti sapete il Green Pass diventerà obbligatorio dal 6 agosto, ma a meno di dieci giorni dall’entrata in vigore delle nuove norme già si moltiplicano online i tentativi di truffa. L’ultima su Telegram, dove sta prendendo forma un incredibile giro d’affari pirata. Sulla nota app di messaggistica istantanea difatti si possono trovare in vendita, ad una cifra di 100 euro l’uno, certificati utilizzabili senza aver effettuato prima il vaccino o il tampone richiesti.
L’inganno dunque stavolta non riguarderà gli utenti, ma saranno essi stessi a provare a farla franca mettendo a repentaglio la propria salute, in nome di una cena al ristorante in più o di una serata proibita con gli amici. Si stanno moltiplicando difatti i gruppi ‘Green Pass Qr Code Covid’ e ‘Green Pass Italia/Europa’, che forniscono documentazioni false nel tentativo di eludere una prassi che a molti può sembrare sconveniente.
Telegram ed i finti Green Pass: ecco cosa sta accadendo
Il business pirata dei Green Pass sta affondando le sue radici in un terreno sempre più fertile: per ottenere un certificato falso ci vogliono appena 100 euro, mentre per il formato famiglia (che dà diritto a sei “passaporti”) la cifra lievita sino a 500. Un modo tra virgolette sicuro perché le certificazioni non sono del tutto farlocche, ma si basano su un inghippo del sistema digitale.
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Nel nostro Paese di questi Green Pass ne sono già stati acquistati circa 1200 ed il numero è destinato drammaticamente a salire: questo a testimonianza di una latente sfiducia di molti italiani nell’effettiva “sicurezza” del vaccino, di cui sono in parecchi a temere ancora le possibili controindicazioni. In altre parole, “se non te la senti di fare il vaccino rivolgiti a noi”, questo potrebbe essere lo slogan di una campagna che su Telegram sta facendo proseliti.
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Non saremo dunque costretti a fare alcun tampone, né vaccini né dovremo dimostrare a qualcuno di aver contratto il virus ed esserne eventualmente guariti, come previsto tra i requisiti di cui essere in possesso per ottenere la certificazione “regolare”. Basterà solo una tessera sanitaria ed un documento di riconoscimento valido ed il gioco è fatto: il Green Pass ci verrà spedito comodamente a casa, e si potrà scegliere di pagarlo in moneta, postepay, carta di credito o addirittura in criptovalute. Insomma, i pirati hanno già pensato a tutto, speriamo almeno di non dovercene pentire.