La flotta di taxi senza conducente creata da Alphabet non teme rivali e sembra avere ancora dei margini di espansione.
Waymo ormai non sembra temere alcun rivale, con numeri impressionanti che lasciano intendere come il futuro dei trasporti senza conducente abbia un leader unico e indiscusso. Il servizio di robotaxi Waymo One, ricordiamolo, ha aperto per la prima volta al pubblico nel dicembre del 2018, ma non ha mai offerto corse completamente senza guidatore sino all’ottobre dello scorso anno.
Oggi la sua flotta è disponibile nei dintorni dell’Arizona e più specificatamente all’interno della città di Phoenix, e può contare su circa trecento autovetture autonome costituite principalmente da minivan Chrysler Pacifica Hybrid. Dal 9 ottobre scorso, ossia dopo la ripresa delle corse regolari che era stata bloccata a causa delle restrizioni dovute al coronavirus, chi si era iscritto alla piattaforma Waymo One è tornato a godere degli innovativi servizi automatizzati che al momento ricoprono un’area di circa 130 chilometri quadrati, ma pare proprio che l’azienda sia intenzionata ad ampliare il suo territorio di competenza.
Waymo e la sua incredibile flotta di robotaxi: il futuro dei trasporti è automatizzato?
Il futuro dei trasporti dunque potrebbe essere completamente robotizzato, intanto però l’unica certezza è che, come dichiarato in una conference call dal Ceo di Waymo John Krafcik, i pionieri di questo nuovo percorso saranno proprio i minivan Chrysler Pacifica messi a disposizione dall’azienda, che durante la fase post-pandemia hanno preferito ancora stipendiare un assistente a bordo, ma presto diventeranno completamente autonomi.
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Successivamente verrà raddoppiata l’area ricoperta dal servizio, naturalmente di comune accordo con le autorità cittadine e statali (stando ad alcune indiscrezioni Waymo potrebbe estendere il sua range anche fuori dai confini dell’Arizona e spingersi in altri stati americani, ad esempio la California).
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Nel frattempo sono state intensificate le misure igienico-sanitarie dei veicoli e migliorato il sistema di ricambio dell’aria dopo ogni corsa, inoltre ai passeggeri a bordo viene richiesto rigorosamente di munirsi di mascherine al momento di salire sul mezzo. Prima della pandemia nella zona di Phoenix venivano effettuate circa duemila corse a settimana, adesso invece grazie ad alcuni investitori esterni sono stati raccolti circa tre miliardi di dollari così da accelerare notevolmente lo sviluppo del servizio.