E’ finita male, con gli arresti, per un delinquente che contrabbandava accessori per gli smartphone, portandoli dalla Cina agli Usa: l’uomo è stato fermato e condannato in maniera esemplare.
Una vicenda che ha fatto il giro del mondo visto che il “furbetto” è passato dallo sperare di fare un po’ di soldi con il commercio illegale, a due anni di galera da scontare in un penitenziario federale. Ma non finisce qui perchè il tribunale l’ha anche condannato ad una multa salatissima da ben 250mila dollari. A finire dietro le sbarre è stato Chang Hung Le, un uomo-sino-americano che è stato scoperto mentre cercava di contrabbandare un enorme giro di componenti contraffarti per i principale prodotti di casa Apple, Samsung e Motorola, i top del mercato.
CONTRABBANDAVA FALSI ACCESSORI PER SMARTPHONE: DUE ANNI DI GALERA A 250MILA DOLLARI DI MULTA
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Un andazzo che è andato avanti a lungo visto che è iniziato nel 2011 e si è protratto fino al 2015: l’uomo ha importato in maniera illegale dalla Cina centinaia di migliaia di parti di smartphone ma anche di altri prodotti e dispositivi mobili, tutti rigorosamente con marchi contraffatti, rivendendoli poi sul mercato a stelle e strisce e soprattutto, spacciandoli per originali, attraverso dei vari siti online. Chang Hung Le, per portare avanti il suo giro illegale, si serviva di una società fittizia chiamata JV Trading Solution, e riceveva la merce attraverso delle cassette postali anonime situazione in Texas e nello stato dell’Oklahoma. Il giro d’affare era enorme, al punto che da un solo fornitore lo stesso venditore aveva ricevuto merce per il valore di ben 18 milioni di dollari, e ciò fa capire quanto fosse imponente lo smercio di prodotti contraffatti.
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Nell’indagine sono rimasti coinvolti anche altri soggetti, fra cui il fornitore Hongwei Du, che ha patteggiato tre anni di galera. Stando a quanto specificato dal pubblico ministero degli Stati Uniti, Chan Hung Le “ha orchestrato un elaboratissimo schema per ingannare gli agenti doganali, creando e sfruttando canali di spedizione segreti che partivano da Hong Kong e dalla Cina ed arrivavano a diversi stati degli Stati Uniti”. Inoltre, viene specificato che “Grazie a questa condotta, Le ha generato milioni di dollari di profitto. L’uomo ha inoltre coinvolto numerose persone nel suo progetto criminoso, compresi i suoi affetti più cari e i suoi dipendenti”. L’uomo non ha mai nascosto la propria azione e all’inizio del procedimento penale si è dichiarato colpevole.