L’hashtag “Me lo ha fatto comprare TikTok” sta diventando sempre più virale in tutto il mondo: ma è davvero così coinvolgente?
Una moda o un nuovo modo (compulsivo e narcisista) di fare acquisti? Sul social più amato dai giovani, ma che sta rischiando l’invasione degli utenti più maturi, impera l’hashtag “#tiktokmademebuy“, che sta letteralmente scalando le classifiche. Che si tratti di un’abile mossa di marketing o la necessità di mostrare agi altri quello che ci si può permettere, anche a livello di frivolezze, è da verificare.
Di certo Tiktok ha una forza persuasiva che gli altri social non hanno. Certamente non Facebook, la cui età media è altissima, ma nemmeno Instagram ed i suoi influencer. Questa differenza è dettata proprio dall’età media di chi segue i profili o posta i mini video: gli utenti sono talmente giovani da recepire i messaggi pubblicitari anche subliminali e scatenare quella corsa al consumo che fa felice migliaia di aziende nel mondo.
Accanto quindi ai tradizionali balletti con musica di sottofondo si assiste ad una crescita esponenziale di clip promozionali o di recensione, fino a pochissimo tempo fa appannaggio di YouTube. Le “raccomandazioni” degli influencer più seguiti può postare di molto le vendite di qualsiasi marchio. In questo caso infatti si parla di targhetizzazione ottimale: il marketing può solo festeggiare un sistema altamente redditizio.
“Me lo ha fatto comprare Tiktok”: quando durerà?
Assistiamo così ad un proliferare dell’hashtag e del suo sfruttamento da parte di utenti normali e ovviamente di chi è tiktoker di professione, che sta ricevendo emolumenti sempre maggiori per convincere i propri follower all’acquisto.
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La conferma del successo di questo strumento arriva dai dati dei negozi fisici e virtuali: quando un prodotto viene pubblicizzato in questo modo su TikTok diviene in breve tempo introvabile o esaurito. Addirittura negli Usa, che come sappiamo sono sempre avanti, stanno nascendo negozi che vendono solo prodotti pubblicizzati sulla piattaforma. Questi piccolo centri commerciali – che hanno aperto anche a Manhattan, New York, sono stati chiamati TikTok Bock.
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Ma come riescono a diventare virali? Dopo un primo lancio ad un gruppo ristretto di persone, che recepiscono il messaggio come personale, l’algoritmo mostra una serie di contenuti concettualmente simili. Questo provoca un effetto a catena che si dilata in maniera esponenziale, trasformando un video di nicchia in virale. Solo una piccola parte ovviamente raggiunge certi livelli e lo stesso meccanismo è utilizzato per i prodotti: una piccola parte diventa di moda, gli altri spariscono per sempre nel dimenticatoio.