Sembra incredibile, ma il mercato Pc è in forte crescita. Il problema è dato dalla scarsezza dei chip, che ha messo in ginocchio il mercato.
Il mondo del personal computer, come venivano definiti tra gli anni 80 e 90, continua ad essere in crescita e, incredibilmente, in crisi. La cosa incredibile è che la causa de entrambe le situazioni è la stessa: il Covid.
Ma cosa è accaduto? I lockdown a pioggia in tutto il mondo hanno chiuso milioni di cittadini nelle proprie case per mesi. Improvvisamente il lavoro, svolto sempre in una sede diversa, si è bloccato all’interno della propria abitazione. Lo smart working ha cambiato le abitudini, ma ha costretto tante persone a correre ai ripari: non solo in tanti avevano solo uno smartphone, ma diversi nemmeno una connessione internet.
Così è partita una vera corsa per accaparrarsi un dispositivo o per dotarsi di una linea, un boom globale della domanda a cui però l’offerta dei produttori non è stata in grado di rispondere. Questo per un duplice motivo. Il primo è stata la chiusura prolungata delle fabbriche per il Coronavirus. Questo ha significato un accumulo di ordini inevasi che ci portiamo ancora dietro anche nel 2021. La seconda ragione è dovuta alla carenza di chip, a sua volta causata dalla mancaza di materie prime. Qui entra in gioco la Geopolitica: la Cina ha acquistato in tutto il mondo le cosiddette terre rare, togliendole dal mercato e accumulandole. Questo ha causato un aumento dei prezzi e soprattutto l’impossibilità di molte fabbriche di chip, coreane e americane, di rifornirsi.
Mercato PC, dalle stelle alle stalle ed è colpa del Covid
Il rapporto presentato da Gartner conferma questa situazione, con i tempi di fornitura dei componenti che oramai si è allungato fino a 120 giorni. Il costo maggiorato delle materie prima si è poi riversato sui consumatori, che si sono ritrovati, per la prima volta nella storia, ad un aumento dei prezzi dei Pc e dei loro componenti.
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Questo inevitabilmente causerà un rallentamento del mercato, perché molti utenti preferiranno rimandare qualsiasi acquisto ad un momento più favorevole, che però potrebbe non arrivare mai.
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Intanto Lenovo si conferma al primo posto dei produttori con 17,28 milioni di pezzi venduti, seguita da HP con 14,3, Dell con 12,26 ed Apple con 6,1 milioni di Mac. A trainare il mercato, come accaduto nel 2020, è il mondo dei Chromebook salito di oltre il 10%.