Sony mette in produzione un processore per i semafori smart: saranno in grado di segnalare parcheggi liberi e tanto altro.
L’intelligenza artificiale sta entrando sempre di più nella nostra vita quotidiana. Tutto nasce per facilitare le attività che facciamo, verificare la nostra salute, controllare la nostra casa e molto altro ancora.
Uno dei problemi da risolvere, soprattutto nelle metropoli è quello del traffico e, in seconda battuta del parcheggio. Bene, il gigante nipponico Sony, insieme alla società palermitana Envision, ha annunciato un progetto dedicato alle smart City, città digitali in cui la tecnologia entra in maniera preponderante.
il cuore pulsante è un processore di ultima generazione, l’IMX500, collegato ad un sensore di immagine ed i test saranno portati avanti con tre sperimentazioni annunciate a Roma. L’innovazione, rispetto ai semafori tradizionali, è radicale. Fino ad oggi infatti gli impianti erano in grado di gestire, al massimo, i flussi del traffico.
Oggi questo nuovo strumento fa un ulteriore step, indicando, anche in una situazione di piena congestione come quella di una città trafficata, la presenza di parcheggi liberi e di verificare il passaggio dei pedoni.
Sony presenta i semafori smart per Roma
L’IoT, l’internet of Thing, parte dalla capacità di interazione tra gli oggetti. In qursto caso particolare il semaforo intelligente ha adottato un “puntale” chiamato Genius e prodotto da Envision. Il sistema è basato su due sensori di immagine e, come detto in precedenza, di una intelligenza artificiale. Il chip è dotato di un sensore di immagine da 12,3 MP e di un secondo che elabora le immagini.
Tutto quello che viene ripreso è poi elaborato dal semaforo stesso che poi è in grado di rilanciare attivamente le informazioni raccolte. Ad esempio l’eventuale conducente che ha scaricato sul proprio smartphone una app apposita, viene avvisato dell’eventuale presenza di un parcheggio disponibile, riducendo così i tempi e soprattutto l’inquinamento aggiuntivo dovuto alla ricerca.
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L’altro obiettivo è ottimizzare il trasporto pubblico e l’affollamento sui mezzi, una criticità con la pandemia per Covid. Il sistema sarà in grado di studiare i flussi di entrata e uscita dalle pensiline e potrà avvisare in caso di autobus troppo pieno o in ritardo rispetto agli orari.
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L’ultimo test infine riguarda l’attraversamento dei pedoni. Anche in questo caso il conducente sarà avvertito con largo anticipo, consentendo così di evitare alcuni tragici incidenti, soprattutto nelle strade con scarsa illuminazione.