Fitbit presenta il suo anello smart: un concentrato di pure tecnologia in grado di monitorare costantemente il nostro stato di salute.
Oramai gli indossabili stanno facendo la parte del leone nel campo della tecnologia, avvicinando il sorpasso, nei prossimi anni, di smartphone e device per lavorare. Stiamo parlando di numeri totali, ma anche la tecnologia ha fatto progressi tali da aver ottimizzato già oggi tutta una serie di gadget che lasciano davvero senza parole.
Il mantra è il monitoraggio dello stato di salute, quasi un’ossessione dei produttori, che sono partiti dagli oramai classici smartwatch, che a breve saranno anche in grado di misurare la quantità di glucosio nel sangue, e sono arrivati a produrre t-shirt con sensori affogati. Oggi però una società specializzata proprio in strumenti per l’attività fisica fa un ulteriore fuga in avanti dopo aver depositato il brevetto di un prodotto che lascia davvero a bocca aperta.
Fitbit deposita il brevetto per una anello smart
Stavolta questo brevetto vedrà nascere un prodotto vero e proprio. Fitbit produrrà una anello smart, in grado di dialogare con il nostro smartphone e comunicargli con precisione e in continuità il nostro stato di salute. Quindi la casa di produzione famosa per i suoi smartband rimpicciolisce la nostra tecnologia e mostra delle potenzialità enormi.
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Una delle funzioni più interessanti, purtroppo a causa della pandemia causata dal Covid, è la capacità di analizzare la saturazione dell’ossigeno nel sangue, la famigerata SpO2. Il salto generazionale, con questo anello, è sensazionale, perché la precisione della misurazione è equivalente a quella di una apparecchiatura medica, quindi totalmente affidabile e al livello di un pulsossimetro. Tutto avviene tramite il rilevamento effettuato con un raggio di luce che passa attraverso i tessuti sanguigni: ed in grado di rilevare eventuali abbassamenti grazie alla diversa reazione alla luce dei globuli rossi carichi di ossigeno.
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Purtroppo non è ancora noto quando l’anello sarà messo in vendita, ma intanto Fitbit conferma che è in grado di riconoscere se l’utente è fermo o in movimento, un grande passo in avanti rispetto all’unico concorrente, Oura Ring, che non riesce però a tenere traccia dell’ossigenazione del sangue.