Tencent bloccherà i giocatori minorenni tramite un sistema di Face ID chiamato Midnight Patrol. Per ora sono 60 i videogiochi inclusi nella lista di proscrizione per i più piccoli.
Il riconoscimento facciale per mettere bambini e adolescenti al riparo dagli eccessi del gaming. È l’ultima trovata in materia di controllo delle masse adottata in Cina, ma stavolta non direttamente da Pechino, bensì da Tencent Games. Il leader mondiale dei videogiochi ha infatti varato Midnight Patrol, un sistema che bloccherà l’accesso a diversi titoli ogni volta che un minorenne tenterà di giocare tra le 22 e le 8.
L’orario non è stato scelto a caso. Si tratta di un “coprifuoco” stabilito a priori dal governo della Repubblica Popolare, che nel 2019 ha introdotto tramite legge una regolamentazione contro la dipendenza da gaming che affligge i giovanissimi. Secondo il testo approvato, i ragazzi che non hanno ancora compiuto i 18 anni possono giocare al massimo un’ora e mezza al giorno durante i giorni feriali, mentre hanno una finestra quotidiana di tre ore il sabato e la domenica.
Di conseguenza, con l’adozione di Midnight Patrol, Tencent non sta facendo altro che adeguarsi alle direttive del Partito Comunista Cinese. Il sistema è ovviamente supportato da Intelligenza Artificiale e mette a confronto il volto rilevato con un database di identità, immagini e volti già acquisiti. E qui scattano le polemiche. Infatti, sebbene Midnight Patrol abbia indubbiamente degli scopi encomiabili, ossia proteggere soggetti psicologicamente vulnerabili da una dipendenza a dir poco grave, ha anche il risvolto inquietante di schedare una larghissima fetta della popolazione sin da giovane età.
Tencent, ecco come funziona il Face ID
Per riconoscere il videogiocatore, Tencent utilizza uno scan facciale obbligatorio. Se la verifica dell’età va a buon fine, Midnight Patrol accorda l’accesso al gioco. Se invece viene rilevata la presenza di un minore davanti al monitor, il videogioco è interdetto fino al giorno dopo. La procedura non può essere bypassata. Chi ci prova è automaticamente identificato come minorenne e non può giocare. In caso di errore, un maggiorenne può eseguire il riconoscimento una seconda volta. Per ora la misura riguarda 60 titoli, tra Glory of the King e Peace Elite, mentre al momento League of Legends è ancora fuori dalla lista.
Il lato oscuro della Grande Muraglia
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D’altra parte il Governo della Repubblica Popolare Cinese fa da tempo ricorso al riconoscimento facciale nelle più svariate situazioni. Huawei ha brevettato una tecnologia che consente di monitorare individualmente i cittadini cinesi di etnia Uighur, la minoranza musulmana che secondo molti è fortemente vessata e repressa da Xi Jin Ping e i suoi.
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Non solo, i cittadini vengono osservati e catalogati in luoghi pubblici, di istruzione come scuole e università o di lavoro, in teoria per ragioni di pubblica sicurezza. Dal 2019 il riconoscimento facciale è obbligatorio per sottoscrivere un contratto telefonico. Un problema avvertito con crescente disagio anche all’interno della Grande Muraglia, dove sempre più persone credono di avere almeno il diritto di autorizzare una tale pratica.