Tecnicamente non sono delle monete, non si trovano in formato cartaceo o metallico in circolazione, ma sono visibili, che fa rima con utilizzabili, solo conoscendo un determinato codice informatico. Eppure molti Paesi a breve potrebbero utilizzare come monete le cosiddette criptovalute. Bitcoin in primis.
Due parole aprono il mondo della valuta nascosta, o virtuale, che genera e si scambia esclusivamente per via telematica, con tanto di wallet (portafogli), sistemi di pagamento elettronico che consentono di accumulare fondi, pagare online o nei negozi e monitorare la cronologia pagamenti con un’app per smartphone o simili. Scegliere un portafoglio per conservare i Bitcoin (la criptovaluta più famosa, ma ce ne sono un’infinità) non è semplice, il concetto è un po’ come investire in borsa: online impazzano i portafogli dove mettere bitcoin, ma considerando che si tratta di denaro e che il settore è ancora agli albori, bisogna davvero andarci con i piedi di piombo, per capire quali sono i migliori e i più affidabili. I wallet, poi, devono essere a prova di hacker, quindi un occhio di riguardo a quelli che funzionano offline, più difficili da attaccare, sicuramente meglio quelli con tutorial annessi.
Da e-toro a Coinbase: i più usati wallet di bitcoin
Nel 2021 il nome sulla bocca di tutti è stato quello di e-toro, nato come piattaforma di trading online, ma negli ultimi anni si è evoluto: consente anche gli scambi di criptovaluta con portafogli digitali dedicati, permette di gestire più di 120 criptovalute (anche da smartphone, con le app Andorid e iOS dedicate) gli asset sono più di 500. Le commissioni ci sono, ma niente di particolarmente costoso rispetto al mercato.
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Altro wallet che si è dimostrato in primis sicuro è il Ledger Nano, piattaforma affidabile perché si può usare offline, non è che una vera e propria penna USB pensata appositamente per salvare e mettere da parte le proprie criptovalute. Supporta la maggior parte delle cripto, bitcoin ma non proprio.
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Come Ledger Nano, c’è Trezor, che dà all’utente la possibilità di depositare le proprie criptovalute direttamente dall’interfaccia web. Il Model T ha un touch screen che può essere molto comodo rispetto ad altre soluzioni di portafogli hardware, anche se costa di più: 190 , rispetto ai 120 di Ledger. Il Trezor ha anche uno slot per le schede MicroSD, soluzione interessante da un punto di vista della sicurezza perché permette di crittografare il PIN.
Blockhain e Coinbase hanno il minimo comun denominatore di essere gestiti da pc, tablet e smartphone, hanno un portafoglio molto completo e focalizzato esclusivamente sui Bitcoin (il primo). Oltre che mettere da parte criptovaluta, Blockchain permette anche di acquistare Bitcoin, di cercare un blocco, un indirizzo Bitcoin, un hash di blocco o di transazione e altro ancora. Con CoinBase, invece, è possibile acquistare Bitcoin (ma non solo) pagando con carta di credito (previa una commissione del 3%) o con bonifico bancario (gratuito sì, ma l’acquisto non è immediato). Ai nuovi iscritti, CoinBase regala 10$ di Bitcoin gratuiti.
In conclusione i bitcoin wallet sono fondamentali per gestire e difendere i propri investimenti nella jungla delle criptovalute, essenziali per monitorare le operazioni e tenere traccia dei tuoi investimenti. Cambiare spesso exchange e address non è affatto sbagliato, tanto alla fine ce ne sono tante di possibilità, l’importante è scegliere le migliori, quelli più sicure.