Una cifra folle spesa da un bambino per seguire il suo “istinto” di videogiocatore. È il caso di Ashaz il quale, utilizzando la carta di credito, ha dato fondi ai risparmi del povero e ignaro padre.
Siamo alle solite: il caso dei free to play che poi diventano freemium, o pay to win, è ancora una volta sotto le luci dei riflettori. Questa volta, protagonista è un bambino di 7 anni il quale, preso dalla passione per i videogiochi, non ha badato a spese e ha dato letteralmente fondo ai risparmi del padre, ovviamente ignaro di tutto.
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Free to play: un mondo fatto di microtransazioni
I cosiddetti free to play che, una volta scaricati, necessitano di microtransazioni per “vincere”, sono ad oggi una fetta importante del mercato videoludico mobile. Tra questi Dragons: L’ascesa di Berk, titolo mobile sviluppato da Ludia per Android ed iOS. Ebbene il giovane fanatico avrebbe speso centinaia e centinaia di sterline dalla carta di credito del padre, collegata allo smartphone.
Chiaramente l’errore è del piccolo di 7 anni, ma anche del padre Muahammad, che ha lasciato incustodito lo smartphone e, peggio, la carta di credito ad esso connessa. Transazioni che vanno da 1,99 sterline fino a 99,99 sterline, per una spesa totale di 1.300 sterline, che il padre si è visto scalare dal suo conto corrente.
“Inizialmente, il mio pensiero era che fossi stato truffato. Non avrei mai pensato che sarebbe stato possibile spendere così tanti soldi per un gioco per bambini“. A parlare il padre Muhammad, intervenuto ai microfoni del quotidiano The Sun. Un’ora al giorno il tempo dedicato dal bambino a Dragons: L’ascesa di Berk. Tanto è bastato al giovanissimo gamer per dar fondo ai risparmi del povero padre ignaro di tutto.
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La storia ha assunto connotati scioccanti tanto che Muhammad si è visto costretto a vendere la sua auto per coprire le spese del figlio, che come detto ammontano a 1.300 sterline circa. “Ho scritto al servizio clienti: “Ben fatto, mi avete derubato, siete riusciti a derubare mio figlio“, avrebbe scritto il padre all’assistenza Apple.