Al via da oggi il Green Pass per viaggiare in Europa senza restrizioni: ecco tutto quello che c’è da sapere.
Da oggi, primo luglio 2021, è diventato operativo il Green Pass europeo, il cosiddetto “certificato verde” pensato per agevolare gli spostamenti dei cittadini all’interno dei paesi dell’Unione e dell’area di Shengen mettendoli al riparo dai numerosi rischi di era-Covid. In Italia viene accordato esclusivamente dal Ministero della Salute, che attraverso un attestato digitale (o cartaceo, se stampato) mira a garantire che vengano soddisfatti determinati requisiti.
Il documento, gratuito, si pone come una vera e propria carta d’identità sanitaria e contiene un QR Code (o codice a barre) bidimensionale che una volta scannerizzato rivela una serie di informazioni utili, tra cui l’avvenuta vaccinazione contro il corona-Virus, l’esser risultati negativi al tampone rapido o a quello molecolare nelle ultime 48 ore oppure aver contratto la patologia ed esserne guariti.
Italia e Green Pass: ecco come comportarsi e la guida completa
Oltre che per viaggiare in Europa il Green Pass può esser richiesto anche per spostamenti più brevi (ad esempio in zone rosse o arancioni) oppure per partecipare ad eventi pubblici, entrare al cinema, andare a teatro o ancora per accedere a strutture assistenziali, starà poi alle singole Regioni o Province autonome allargarne il raggio di utilizzo. Il Regolamento europeo approvato il 9 giugno prevede inoltre che laddove e solo se necessario si possano richiedere ulteriori misure cautelative quali isolamento e quarantena, il tutto ovviamente a beneficio della salute pubblica.
A partire da oggi i certificati avranno valore per un anno, dunque la prossima scadenza è fissata al primo luglio 2022: nel frattempo la commissione europea si è premurata di istituire un “gateway” comune che assicuri l’esatta possibilità di verifica del green pass all’interno di tutti i paesi dell’unione. Sarà il Ministero ad informarci quando il pass è disponibile, tramite l’invio di un sms o di una email subito dopo il vaccino o l’avvenuta guarigione.
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Il messaggio contiene un AUTHCODE (codice di autenticazione) che si può usare sui canali autorizzati, quali il sito governativo dcg.gov.it, l’app Immuni, l’app IO, l’identità digitale (Spid) oppure inserendo i dati della propria tessera sanitaria, sempre a patto che, giova una volta più ricordarlo, i requisiti necessari risultino in regola.
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Da questo momento in poi la verifica sarà prerogativa degli operatori autorizzati, ai quali basterà semplicemente mostrare il QR-Code abbinato al massimo, se proprio richiesto, ad un ulteriore documento di identità (ad esempio in aeroporto): se, come speriamo, non ci saranno problemi, l’addetto al controllo vedrà scattare sul suo dispositivo un semaforo verde. Più facile di così…