Piovono Bitcoin. Succede in un paese che ha da poco approvato una legge per l’adozione nazionale della criptomoneta e che ora ha gli occhi del mondo puntati addosso.
Bitcoin in regalo a tutti i cittadini. È la clamorosa iniziativa di Nayib Bukele, presidente di El Salvador che ha promosso l’adozione della criptovaluta come moneta ufficiale del paese insieme al dollaro. Il provvedimento di portata storica è stato votato dal parlamento del paese centroamericano lo scorso 9 giugno e entrerà in vigore dal prossimo 7 settembre.
Nel frattempo, proseguono i lavori in corso per approntare la piattaforma che permetterà di scambiare il bitcoin, il cui uso sarà ovviamente facoltativo per lavoratori, imprenditori e commercianti. Per incentivare i cittadini ad affrontare con fiducia la transizione a una moneta che non ha il sostegno di nessuna istituzione economica e che negli ultimi mesi ha conosciuto una altissima volatilità, il presidente offre bitcoin per un valore di 30 dollari a tutti coloro che apriranno “Chivo” (in italiano “capra”), ovvero il wallet virtuale con cui sarà possibile gestire anche dollari.
La app può essere scaricata sia sull’Apple Store che sul Google Play Store. I cittadini di El Salvador potranno poi registrarsi tramite un documento di identità e inserendo il proprio numero di telefono, per poi vedersi accreditati i 30 dollari in bitcoin promessi. A condizioni normali, chi riceve un pagamento ha la possibilità di accettare o meno la moneta virtuale. Ma stavolta si tratta di un “invito” del tutto gratuito che non può essere rifiutato.
Chivo potrà essere utilizzato anche per prelevare i contanti dagli sportelli bancomat che aderiranno e – udite udite – per pagare le tasse in bitcoin. Secondo Bukele, l’adozione ufficiale della moneta inventata nel 2009 dal misterioso Satoshi Nakamoto rilancerà l’economia del paese, permettendo ai tantissimi emigranti di mandare denaro in patria con molta più facilità (e zero controllo fiscale) ma ovviamente non rimpiazzerà il dollaro, che resta la valuta di riferimento dell’economia salvadoregna.
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Dopo aver toccato la quota record di oltre 64 mila dollari a unità lo scorso aprile, il bitcoin è crollato del 50% e oscilla attualmente intorno ai 32mila dollari. Un balzo vertiginoso seguito da una caduta altrettanto mozzafiato, che ha fatto gridare gli esperti alla bitcoin bubble, ossia una insensata crescita di valore sostenuta solo dalla speculazione e non dal reale valore sottostante. E, pertanto, destinata a sgonfiarsi lasciando i risparmiatori in braghe di tela.
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El Salvador non crede invece che il futuro delle criptovalute sia a tinte fosche: “La nostra legge mira allo sviluppo economico, a incoraggiare investimenti e a creare posti di lavoro – ha detto Bukele -. Non ci saranno problemi per nessuno. I benefici sono tanti e conseguenze negative non ce ne saranno”. Un’impostazione decisamente contro corrente rispetto a quella di nazioni come Cina e India che stanno chiudendo le postazioni di bitcoin mining e varando leggi che vietano gli investimenti in moneta virtuale. El Salvador ha gli occhi del mondo finanziario puntati addosso. L’appuntamento con il 7 settembre si avvicina e tutti sono curiosi di vedere che piega prenderanno le cose nella Repubblica Presidenziale guidata da Bukele.
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