Novità importantissime che potrebbero rivoluzionare il mercato dei chip: ecco dove sorgeranno i nuovi impianti.
Intel fa sul serio, questo lo avevamo capito. Solo pochi giorni fa avevamo dato in anteprima la notizia di un’offerta faraonica girata dalla multinazionale di Santa Clara a SiFive, qualcosa come due miliardi di euro che avrebbero contribuito certamente a capovolgere le sorti dell’economia hi-tech. Nel carrello della spesa di Intel erano finiti i preziosissimi RISC-V, non è un mistero difatti che la carenza attuale di microchip stia mettendo in ginocchio il mercato dei semiconduttori rischiando di portare il sistema al collasso.
L’allarme era stato lanciato in tempi non sospetti, così Intel adesso ha deciso di spingere sull’acceleratore con la creazione di una nuova avveniristica Fab, un impianto di costruzione di semiconduttori che, stando alle parole del ministro dell’economia della Baviera, dovrebbe sorgere a breve proprio in terra di Germania, nei pressi di Monaco. Dalle parti interessate intanto arrivano le prime conferme: si tratterebbe di un’operazione fondamentale per tutto il mercato europeo, dove l’azienda è già presente con stabilimenti propri piazzati da tempo in Irlanda e in Israele. Tramite l’annuncio dello scorso marzo del Ceo Pat Gelsinger la nuova strategia IDM 2.0 segnerà un cambiamento epocale per Intel, visto che con questa mossa la società irrompe ufficialmente nel business della produzione di semiconduttori per conto terzi.
Lo abbiamo chiamato volutamente il “mondo” dei semiconduttori perché è un pianeta a parte, attorno al cui funzionamento gravita una buona percentuale dell’intera industria tecnologica globale. Il timore di non riuscire a soddisfare appieno le esigenze si fa sempre più alto, non a caso qualche settimana fa ha iniziato a circolare la voce di una Intel in cerca di sussidi per circa 10 miliardi di dollari.
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Adesso l’idea di un nuovo stabilimento in centro Europa permetterà in un sol colpo di incrementare la capacità produttiva di tutto il continente, senza dimenticare, dettaglio affatto secondario, che Intel acquisirà maggior credibilità come produttore principe di chip per le tante e prospere case automobilistiche teutoniche, Mercedes, Wolkswagen, BMW (che ha sede proprio a Monaco di Baviera) e compagnia bella.
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In Europa la capacità produttiva dal 1990 ad oggi è calata drasticamente al 10%, e nel 2021, complice la pandemia, è necessario tornare ad incrementarla con mezzi propri senza dover dipendere da filiere straniere. “Sono molto favorevole a questa operazione” ha dichiarato il ministro dell’economia bavarese Hubert Aiwanger. “La possibile ubicazione degli impianti a Monaco è inoltre un’opportunità incredibile per tutta la regione”. Intel quanto meno ci sta provando, speriamo bene.
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